I lupi assaltano gregge, è strage. Coldiretti: "Lo Stato intervenga" / VIDEO

Sgozzata una trentina di ovini. Ucciso anche il cane da guardia. La disperazione degli allevatori

La proprietaria distrutta. Con lei il presidente di Coldiretti Siena (Foto Di Pietro)

La proprietaria distrutta. Con lei il presidente di Coldiretti Siena (Foto Di Pietro)

Siena, 29 marzo 2017 - Una trentina di pecore morte nel campo, trovate questa mattina da Sara Moscadelli Sanna, allevatrice, titolare col marito dell’azienda agricola La Magione e che ha in gestione anche l’azienda Il Castello, proprio di fronte al Molino di Quercegrossa (Monteriggioni, Siena). Siamo a neanche cento metri di distanza, in linea d’aria, dal centro abitato. E la paura che i lupi si avvicinino sempre di più e che invece delle pecore possano aggredire le persone, si fa alta.

Trenta le pecore, di queste otto sono montoni. E anche il cane, un bellissimo esemplare di pastore del Caucaso è stato sgozzato. Gli animali sono stati aggrediti da un branco di lupi verosimilmente ibridi - stante le diverse segnalazioni avvenute in tempi recenti nella zona – e questa mattina giacevano morti a qualche metro di distanza l’uno dall’altro, sviscerati, sgozzati, solo due quelli completamente mangiati.

Sulla vicenda si sono accesi anche i riflettori della stampa internazionale e pure il prestigioso “Le Monde”, nei giorni scorsi ha dedicato un ampio servizio ai lupi in Italia, con interviste a Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana, e Carlo Santarelli, presidente del Caseificio sociale di Manciano.

Il lupo, o ibridi di lupo, continuano a fare notizia e a mietere vittime tra le greggi toscane, aumentando il livello di tensione sulla questione, mentre il Piano per la Conservazione del lupo è in stallo a livello di Conferenza Stato-Regioni, difeso dalla Toscana rimasta sola dopo l’alzata di scudi delle altre Regioni.

Oltre trenta le pecore nella strage di ieri a Monteriggioni, ma è solo l'ultimo di una serie infinita di attacchi. Nel 2015  sono state presentate domande di risarcimento, riferite a 14 mesi nel periodo Novembre 2014-Dicembre 2015, per 698 attacchi di predatori, per un danno che supera 1,3 milioni di euro. Nel 2016, solo in dieci mesi, gli attacchi sono stati 616 per un danno di oltre 1 milione di euro.

“Se guardiamo alla media mensile degli attacchi dei lupi – dice Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana - siamo passati dai 30 attacchi al mese del 2014 ai quasi 60 attacchi al mese del 2016. I danni sono ingenti sia come perdita degli animali uccisi, ma anche come danni indiretti. In seguito agli attacchi molte pecore abortiscono, perdono gli agnelli e cessano la produzione di latte con importanti conseguenze anche commerciali perché gli allevatori non riescono a mantenere gli impegni di fornitura con i clienti”.

La Toscana ospita un patrimonio di lupi significativo: nel 2015 è stata rilevata nel territorio regionale la presenza di 109 branchi per complessivi 600 lupi.

“La presenza del lupo rappresenta un elemento fondamentale di valorizzazione della biodiversità – dice Antonio De Concilio, Direttore di Coldiretti Toscana - a condizione che sia circoscritta in habitat idonei ed in un numero di soggetti adeguato, diversamente rappresenta un elemento di disequilibrio ambientale. In diverse aree della Toscana si ravvisa una situazione di emergenza legata anche alla presenza di individui ibridi e di cani inselvatichiti che rischiano, altresì, di compromettere la caratterizzazione genetica del lupo stesso”.

Coldiretti Toscana ha nuovamente ribadito, in una nota inviata all’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, quanto sia necessario da subito garantire la puntuale e corretta quantificazione dei danni, il cui sollecito risarcimento non può essere soggetto al regime “de minimis” e quindi non limitato all’importo di 15.000 euro in un triennio. “Da questo punto di vista – continua De Concilio – auspichiamo una rapida risposta da parte della Commissione Europea sulla notifica, recentemente validata, per il riconoscimento dei danni subiti dalle imprese agricole”.