Il Siena Jazz apre le sue porte. L’istituzione cresce e si consolida

Una giornata per scoprire la passione della musica nel cuore di Siena

 La musica  può diventare occasione professionale

La musica può diventare occasione professionale

Siena, 17 gennaio 2017 - PORTE aperte al Siena Jazz. Durante tutto il pomeriggio di ieri, l’istituzione senese ha spalancato le sue porte a chiunque volesse immergersi nel mondo della musica jazz, compresi gli studenti del Liceo Piccolomini, ai quali è stata data l’opportunità di esibirsi.

Lezioni aperte, incontri con docenti e maestri liutai, concerti e presentazione dei vari corsi, per far conoscere le varie offerte formative e musicali dell’accademia. Siamo andati anche noi e abbiamo approfittato dell’occasione per parlare col presidente, nonché fondatore, Fabio Caroni.

«COME entri a Siena Jazz capisci che qualsiasi cosa che incontri è presente esclusivamente per la musica jazz, per te e per la musica che amiamo», una frase che Caroni ama ripetere e che non possiamo contraddire. Camminando per quel corridoio si prova esattamente quella sensazione da lui descritta. Tutto sembra emanare musica. Entrando nelle aule diventa forte la voglia di prendere uno strumento e iniziare a suonare. Dopotutto Siena jazz è «l’unica istituzione didattica in Europa specializzata solo nella formazione e alta formazione della musica jazz», ricorda sempre Caroni.

Partendo dai soli seminari estivi, nel lontano 1977, quando ancora in Italia non si poteva parlare di formazione, è arrivata a poter offrire, oggi, diversi corsi, tra cui: quelli di strumento e laboratori di orchestra per i ragazzi dagli 8 ai 13 anni, quelli ordinari aperti anche ai principianti, i corsi pre-accademici, e quelli triennali di Diploma accademico di primo livello che rilasciano titoli ormai riconosciuti dal Ministero, veri e propri Diploma di laurea universitari. E ancora, il Master in tecniche d’improvvisazione per strumenti ad arco, dedicato a chi deriva dal mondo della musica classica.

«Quella jazzistica senese, è l’unica associazione locale – sottolinea il presidente – creata direttamente dal Comune e dalla Provincia, e ovviamente dal vecchio Siena Jazz. Il primo ha la maggioranza assoluta, ed è grazie ad esso e alla Regione se siamo sopravvissuti alla forte crisi economica che ci ha fatto perdere circa un milione di euro in cinque anni. Il 50% delle entrate però – dice con orgoglio - deriva dalle nostre attività. Cosa rara per un’istituzione culturale come la nostra».