Violenze su disabile. Il pensionato: "Tra me e la ragazza c’era affetto"

Scandalo a Chiusi, arrestati dal gip. Il dipendente comunale non parla

Indagini della Polizia

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Chiusi (Siena), 8 gennaio 2017 - Sconvolto. Non riesce proprio a farsi una ragione dell’arresto. Non se l’aspettava. Quel rapporto, per l’uomo denso di sincero affetto e non malsano, con la giovane vicina di casa disabile non rappresentava qualcosa di innaturale. Tantomeno pensava che costituisse un reato. Il pensionato sessantenne di Chiusi ex dipendente pubblico, ora recluso per violenza sessuale in concorso con un’insegnante del paese, ha deciso ieri di raccontare al gip la sua verità. L’interrogatorio di garanzia nella casa circondariale di Santo Spirito, presenti i difensori Daniele Federici di Perugia e Claudia Giorni di Chiusi, è durato circa un’ora. Ha respinto le accuse cercando al contempo di chiarire al giudice, con spirito collaborativo, i numerosi episodi contestati. Quegli incontri nella sua abitazione con la vicina dove sarebbero avvenuti toccamenti e rapporti orali, questa la tesi della procura, in cambio di piccole somme di denaro. Oppure profumi, sigarette e ipod. I difensori reclamano la concessione degli arresti domiciliari, stante le delicate condizioni fisiche dell’uomo. Stessa richiesta è stata avanzata dall’avvocato Roberto Martini, legale del dipendente comunale accusato di favoreggiamento della prostituzione. Anch’egli è in carcere. Ma ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Il mio assistito è tranquillo e sostiene di essere in grado di dimostrare che le accuse sono infondate», l’unico commento del legale.

L’INCHIESTA, coordinata dal pm Serena Menicucci e svolta dalla squadra anticrimine del Commissariato di Chiusi, comunque prosegue su un duplice binario. Martedì si svolgerà l’incidente probatorio. Un passaggio delicatissimo che serve per cristallizzare le testimonianze più importanti su cui si reggono le accuse. Da una parte quelle di due donne, in difficoltà economiche, a cui il dipendente comunale di Chiusi procacciava i clienti e il luogo dove fare sesso a pagamento. Poi toccherà alla vittima di questa vicenda, la ragazza disabile che ha riferito agli investigatori di quei rapporti a luci rosse. Ovviamente tutto avverrà a porte chiuse ed in una condizione protetta. L’altro filone su cui ci si muove è quello degli accertamenti tecnici su computer, file, chiavette usb, telefoni e altri supporti informatici utili per tratteggiare la personalità degli indagati. Di ciò si occupano i poliziotti del Commissariato e i loro colleghi della Postale.