Siena, indagato imprenditore e candidato per i 5 Stelle. "Innocente, ma mi autosospendo"

Si tratta di Salvatore Caiata, che corre in Basilicata

Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio, che milita in Serie D

Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio, che milita in Serie D

Siena, 23 febbraio 2018 - Una notizia che fa parlare Siena e non solo. Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e noto imprenditore cittadino è indagato nell'ambito di un'inchiesta avviata dalla procura della Città del Palio. L'accusa è quella di riciclaggio. La polemica è rovente anche dal punto di vista politico, perché Caiata, 44 anni, è candidato in Basilicata con il Movimento Cinque Stelle.

Caiata è noto per essere proprietario di diversi locali nel centro storico, locali molto frequentati dai turisti. La sua candidatura alla Camera è stata ufficializzata lo scorso 29 gennaio dal capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, nella conferenza di presentazione della squadra. L'indagine riguarda passaggi di fondi nell'ambito dell'acquisto di bar e ristoranti. Le indagini sono della Guardia di Finanza. 

«Non c'è nessuna candidatura sbagliata, quando non si sa ancora di cosa si sta parlando. In queste ore il Movimento 5 Stelle come sempre sta facendo gli accertamenti, per capire di cosa si tratta, anche perché tutti, sia il M5S sia Caiata stesso, abbiamo appreso dell'indagine dai giornali stamani, e quindi prima non c'era la possibilità di fare alcuna valutazione».

Così il deputato pentastellato Alfonso Bonafede, rispondendo, a margine di una iniziativa a Firenze, ai cronisti che gli chiedevano se la candidatura di Salvatore Caiata, il presidente del Potenza Calcio presentato dal Movimento in Basilicata e ora indagato dalla procura di Siena nell'ambito di una inchiesta per riciclaggio, fosse stata un errore.

Da parte sua, Caiata affida a Facebook la sua reazione: "Per me stamattina non è stato un buon risveglio, perché mi sono trovato coinvolto in questo ciclone mediatico che mi lascia sbalordito, triste, dispiaciuto, furibondo, con chi senza pietà e senza sapere distrugge la vita di una persona che si è sempre comportata per bene. Sono totalmente convinto della mia buona volontà, della mia buona fede e della mia innocenza ma non voglio che il MoVimento 5 Stelle abbia alcun danno da questa vicenda perché nulla c'entra. Per questo metto totalmente a disposizione tutta la documentazione che possa servire per chiarire questo attacco che mi viene rivolto e mi autosospendo dal Movimento".