Premio Mangia, è il giorno del giudizio. Si annunciano candidature a sorpresa

Scade il termine per depoditare le proposte in comune

Mangia 2011. Quell’anno il massimo riconoscimento andò  a Sara Ferri

Mangia 2011. Quell’anno il massimo riconoscimento andò a Sara Ferri

Siena, 15 maggio 2017 - Il giorno del giudizio. Si chiudono i giochi per il premio Mangia e per le medaglie di civica riconoscenza. E, una volta che i nomi saranno sul tavolo, si capirà se nelle ultime ore si è lavorato per trovare il consenso che serve per assicurarsi la maggioranza in sede di Concistoro. Nessuno dei componenti ha intenzione di mettersi di traverso, purché ovviamente i nomi sui quali si chiede la convergenza rientrino nei criteri richiesti dallo Statuto. E abbiano portato, insomma, in alto il nome di Siena anche fuori dalle mura.

Le candidature ci dovrebbero essere, alla fine. Il condizionale è d’obbligo visto il rush finale per individuarle una volta apparso chiaro che Contrade e Gruppo Stampa autonomo non avevano proposte per il Mangia. Semmai, com’è noto, per una medaglia di civica riconoscenza da assegnare, dietro suggerimento dell’Onda, all’artista Carlo Semplici. Unica proposta sicura, la sua. Perché le Consorelle, già per tempo, si erano guardate negli occhi decidendo che se per un anno non fosse stato attribuito il premio più importante nessuno avrebbe avuto da ridire. In primo luogo non c’è l’obbligo – il 2014 docet –, secondariamente è meglio conservare il livello alto.

A tutela stessa del valore del Mangia. Ma quando si è scoperto che ci si avvicinava a grandi passi al termine di scadenza delle proposte senza nomi, molti sono rimasti di stucco. Come se Siena fosse tornata indietro negli anni, all’epoca in cui esplose la crisi e non sembrò opportuno a nessuno celebrare i benemeriti della città. Ma adesso le cose sono (un po’) cambiate. E, a ben guardare, qualcuno che fuori dalle mura ha fatto conoscere Siena alla fine c’è davvero. I nomi più gettonati delle delle ultime ore (anche se ieri il tourbillon di telefonate si è leggermente placato) sono stati quello di Vittoria Doretti, che ha creato il «Codice rosa», la task force che si attiva in presenza di casi di violenza. Una senese inserita anche fra le 100 donne dell’anno nel 2016. Ma anche il tennista Paolo Lorenzi non è un nome da sottovalutare visti i successi e la scalata alle classifiche mondiali. Così come quello del professor Michele Maio delle Scotte, che è stato recentemente anche in televisione. Voci, però, perché il pacchetto delle proposte vere si scoprirà soltanto oggi. E c’è chi giura che ci saranno sorprese.