Il blitz anti-abusivi al Campino vissuto in diretta

La nostra inchiesta sulla sicurezza in città: con i vigili urbani mentre fanno i controlli

 Chiedeva soldi accanto alla  cassa: multato

Chiedeva soldi accanto alla cassa: multato

Siena, 18 ottobre 2016 - Posteggiatori abusivi. Venditori di fazzolettini di carta. E non solo. Zingare ed extracomunitari ‘martellano’ i cittadini a caccia di qualche metro libero per parcheggiare. Insistenti. Sono la fotografia di una città che cambia. Costretta a fare i conti con fenomeni che certo esistevano ma erano isolati. E adesso stanno diventando consuetudine. Anche a Siena.

Il Campino di San Prospero, dove attraccano i turisti e chi arriva da fuori, è tappa obbligata per il terzetto di vigili in borghese. Ma anche il punto più difficile da controllare perché qui, più che altrove, i venditori (o posteggiatori) abusivi sono organizzati. C’è chi fa da palo e tiene gli occhi aperti nel caso arrivino le divise. Non importa se a volte scatta la multa (tanto non verrà pagata), né se arriva la denuncia. L’unico provvedimento che davvero li ‘colpisce’ e che rappresenta un freno al dilagare degli abusivi è il sequestro di denaro ricavato dalle vendite e della merce. Naturalmente quando è possibile.

L’auto-civetta della polizia giudiziaria – mancano pochi minuti alle 11 – resta indietro. Due vigili scendono. Le loro strade si separano. Non è semplice bloccare gli abusivi. Ogni agente si indirizza su un venditore, entrambi all’altezza delle scalette. Così possono attraversare meglio la strada e correre a perdifiato verso via Cesare Battisti, dileguandosi. Il primo, molto giovane, maglietta verde, intento a piazzare la merce ad alcune persone con il bagagliaio aperto, capisce subito cosa sta accadendo. Sembra una gazzella.

Scappa sotto le mura della Fortezza, in direzione di palazzo di giustizia, saltando il muretto con un’agilità incredibile. I vigili non sono da meno ma l’età fa la differenza. Si perdono le tracce. Anche l’altro riesce a svignarsela. La squadra non si dà per vinta. Scattano le ricerche. Alla fine vengono ripagate: un giovane, notato in precedenza e che poi risulta un richiedente asilo, viene fermato e multato per accattonaggio, poco più avanti. E quando la squadra sta per salire in macchina, dall’angolo di Fortezza fa capolino il ragazzo con la maglietta verde. Capisce che lo stanno ancora cercando e scappa. Non hanno paura di niente. E i vigili fanno quello che possono, codice alla mano.

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