Abusivi nei parcheggi per disabili. E chi ha il permesso prende la multa

Disavventura di una donna alle Scotte per assistere il marito invalido

L’auto della donna sanzionata

L’auto della donna sanzionata

Siena, 16 maggio 2017 - «SERVIREBBE il buon senso». Si sfoga con calma ed educazione Stefano Cinelli, commerciante di San Prospero, raccontando l’episodio che è capitato alla mamma sabato scorso. Intorno alle 8 la signora si era recata all’ospedale di Siena per fare visita al marito. Come è facile immaginare anche da chi – fortunatamente - non frequenta il posto, nei giorni pre-festivi l’affluenza al Policlinico si intensifica visto che tanta gente non lavora ed ha la possibilità di passare più tempo con i propri cari.

«PURTROPPO il babbo è invalido ed è in cura alle Scotte – spiega Cinelli – Così mamma è andata a trovarlo con l’automobile ma ha incontrato molte difficoltà a parcheggiare. Intanto c’erano vetture sprovviste di contrassegno per disabili che sostavano negli spazi dove non dovevano stare». E questo è il primo problema riscontrato dalla signora. E non è certamente una novità per Siena. Anche nel centro della città capita sovente.

MA ANDIAMO avanti. La donna ha continuato il suo giro trovando finalmente un posto. Convinta di essere nel giusto e magari pure baciata dalla buona sorte. Non è andata però così perché al suo ritorno in macchina la madre di Stefano si è trovata una sorpresa non gradita nel parabrezza.

«MAMMA mi ha spiegato – continua Cinelli – di aver posteggiato nell’area dove sono ubicate le colonnine elettriche. E ciò le è costata una multa di 89 euro. Era molto dispiaciuta perché non si è resa conto di questo, in quanto ha notato che le strisce del parcheggio erano di colore bianco e quindi libere per tutti i visitatori. Così evidentemente non è. Allora io mi chiedo, perché non colorarle magari di verde? Così non si confonderebbe nessuno. Anche perché bisogna valutare tante cose quando si va a trovare una persona all’ospedale. Non c’è la giusta serenità, sei preoccupato, hai tanti pensieri che girano in testa. Mamma ha 65 anni e ci è rimasta male come tutti noi. C’è tristezza nel cuore. Anche oggi (ieri ndr) ne abbiamo parlato a tavola con la famiglia e lei continuava a dirmi che non si era accorta che non poteva parcheggiare lì. Cosa faremo adesso? Pagheremo la multa, come è normale che sia. Non è quello il problema».

UN ERRORE c’è stato ed è giusto saldare quanto dovuto. Sono le regole e d’altronde vanno rispettate. «Ma ripeto che servirebbe più buon senso – conclude Cinelli – soprattutto in un posto come l’ospedale».

Luca Stefanucci