Palio di Siena, "Massima sicurezza ma senza influire sul rito"

Il questore: "Saranno impegnate 1.600 persone". In corso le prove, l'ultima l'ha vinta la Selva

Il questore Maurizio Piccolotti

Il questore Maurizio Piccolotti

Siena, 15 agosto 2017 - Conto alla rovescia per il Palio dell'Assunta a Siena (diretta su RaiDue mercoledì 16 agosto dalle 18,15). Proseguono le prove: la quarta l'ha vinta la Selva (FOTO), le prime tre sono andate rispettivamente a Oca, Onda e Aquila.  Quarta prova dunque alla Contrada della Selva con Andrea Coghe detto Tempesta su Quasimodo di Gallura. Alla partenza buono spunto di Oca e Chiocciola con quest'ultima che alla curva di San Martino ha preso la testa della corsa. All'inizio del terzo giro è stata la Contrada della Selva a passare in prima posizione e a vincere la prova. Questa sera alle 19.15 si correrà la prova generale.

Intanto il questore di Siena,  Maurizio Piccolotti, spiega la situazione dal punto di vista della sicurezza. "Garantire il massimo della sicurezza senza interferire nei ritmi del Palio". Imponente il dispositivo messo a punto da tutte le forze dell’ordine, che replica in gran parte quanto messo in pratica a luglio con alcune novità. Tra queste, la presenza nella Conchiglia di tre gruppi di intervento, composti da personale in divisa e in borghese. «È un altro elemento che deve servire ad aumentare la percezione di sicurezza, oltre alla capacità di intervento rapido qualora ce ne fosse bisogno», spiega il questore.

Cosa risponde a chi teme il rischio di una militarizzazione del Palio?

«Che il nostro obiettivo è l’esatto contrario. Una presenza capillare ma discreta vuole aumentare la percezione di sicurezza. Tutti gli operatori sul campo sono informati a fondo dei tempi, delle gestualità, di come viene vissuto ogni momento del Palio. A luglio credo si sia visto e ce lo ha riconosciuto anche il mondo delle Contrade».

Quante persone saranno impegnate?

«A luglio nei quattro giorni sono state circa 1.600, credo che alla fine saremo sugli stessi livelli. Il meccanismo è confermato: controlli nelle vie di accesso alla città, poi nelle zone sensibili del centro e attenzione massima alla Piazza, con perquisizioni e metal detector agli ingressi. Presenti anche i reparti speciali, come i tiratori scelti o i reparti antiesplosivi, che si inseriscono nella logica di coprire ogni possibile necessità».

Sarà questo il modello valido anche per il futuro?

«Non si può dire, perché siamo sottoposti a un’evoluzione continua, sia per l’esperienza acquisita sia per il cambiamento delle normative. Anche il Palio, del resto, è una realtà dinamica che ha sempre saputo adeguarsi all’attualità. Per questo il nostro è un approccio calibrato per non interferire in alcun modo o essere inutilmente ingombranti. Sono fiducioso che avremo gli stessi risultati positivi di luglio».