Palio, la Giraffa è 'Senza padroni' / FOTO / VIDEO

Il numero unico per la vittoria è un'opera teatrale in due atti. Oggi il ricevimento delle autorità in piazza S. Francesco

I protagonisti

I protagonisti

Siena, 21 settembre 2017 - DA «SENZA MANI», numero unico dello Straordinario 1967 vinto da Tristezza su Topolone, a «Senza padroni». Cinquanta anni dopo. Titolo accattivante. E dna di una vittoria, quella di Scompiglio e Sarbana, «voluta e cercata con forza il 2 luglio dal capitano, dai suoi uomini e da tutto il popolo della Giraffa», premette il priore Bernardo Lombardini quando la sala del museo è colma di autorità e contradaioli.

Il video

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Si alza il sipario sui festeggiamenti di quei tre giri senza se e senza ma, specchio di un popolo «surreale e quasi puntiglioso, ma generoso e matto allo stesso tempo. E’ la nostra debolezza – si legge nel numero unico, ‘Senza padroni’ appunto – che si trasforma spesso (sempre) nella nostra forza. Capaci di perderci in un bicchiere d’acqua, capaci di inventarci intuizioni futuristiche e storiche nell’attimo successivo. Maculati come la Giraffa». Artefici di un librone di 160 pagine originale e curato, pensato come un’opera teatrale quale omaggio alla dedica ai 200 anni dei Rozzi illustrata nel Palio di Laura Brocchi.

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