Palio, l'Oca attacca il Comune contro le sanzioni

La dura protesta contro l'applicazione ritenuta "non equilibrata, costante e uniformne" delle regole

Palio di Siena in una immagine di repertorio  (Lazzeroni)

Palio di Siena in una immagine di repertorio (Lazzeroni)

Siena, 30 novembre 2017 - La Contrada dell'Oca non ci sta e attacca il Comune contro le decisioni della giunta in merito alle sanzioni relative al Palio del 16 agosto 2017. Si tratta della "deplorazione" con la quale la Contrada è stata punita "per avere il proprio fantino ripetutamente disturbato nelle fasi della mossa, il fantino della Contrada della Torre".

 

Oca, memorie difensive, leggi il pdf

 

"Ancora una volta l’amministrazione comunale - si legge in una nota dell'Oca - non è stata in grado di attuare una gestione equilibrata, costante e uniforme degli aspetti disciplinari del Palio, ricadendo per l’ennesima volta in una pessima giustizia da due pesi e due misure. Nonostante le contrade e tutti i protagonisti della festa invochino da tempo una costanza di comportamenti e di giudizi, evitando repentini e immotivati cambiamenti di rotta nella gestione disciplinare del Palio, la Giunta Comunale, di fronte ad infrazioni regolamentari e comportamenti assolutamente speculari, verificatisi ad appena un anno di distanza (sanzioni per il Palio di agosto 2016), è giunta a punizioni diverse, sanzionando addirittura la Nobile Contrada dell’Oca per responsabilità oggettiva ex art. 101 Regolamento del Palio, a differenza dell'orientamento espresso nel 2016. Inspiegabile e ingiustificabile è la difformità di trattamento sanzionatorio adottata con riferimento al Palio di agosto 2017 rispetto al Palio di agosto 2016; ciò appare ancor più inaccettabile, in relazione a quanto dichiarato dal sindaco Valentini il 28 maggio, il quale - in occasione della estrazione delle contrade - così affermava: “L’anno scorso (il 2016, n.d.r.) abbiamo adottato un meccanismo sanzionatorio e la linea non cambia nel 2017. È molto importante, l’ho ribadito anche alle contrade, che i deputati siano consapevoli del loro ruolo. L’istruttoria deve essere molto accurata. Ho dato indicazioni precise", disse”

L'Oca critica anche la documentazione messa a disposizione della Contrada dall'amministrazione comunale in merito alle proposte dell'assessore delegato, Mauro Balani, considerata "incompleta poiché costellata di omissis, impedendo alla Contrada di potersi compiutamente difendere dalle contestazioni mosse e costringendola a redigere una memoria difensiva inevitabilmente condizionata".

Per quest'ultimo aspetto l'Oca ha presentato oggi una formale istanza di accesso ai documenti amministrativi, "al fine - dicono dalla contrada - di ottenere copia integrale delle relazioni dei Deputati della Festa, degli Ispettori di pista e del Mossiere, riservandosi – in caso di diniego della consegna di tali documenti – di tutelare i propri interessi anche in sede di giustizia amministrativa".

"Questa decisione, che verrà spiegata ai Contradaioli in occasione del tradizionale brindisi del 1° dicembre in Sala delle Vittorie, sarà solo prodromica ad una serie di iniziative che questa sedia direttiva, sulla base del mandato che le verrà conferito dall'assemblea generale, metterà in atto al fine di tutelare la dignità del proprio Popolo e il rispetto rigoroso delle “regole del gioco”, nei confronti di un'amministrazione che, ancora un volta, manifestando palese inadeguatezza e incapacità nella gestione degli aspetti disciplinari della Festa persevera nell'utilizzare per la Giustizia Paliesca quel “bilancino politico” che è quanto di più deleterio e dannoso per la tutela e la salvaguardia del Palio e delle Contrade. Il tutto ovviamente nel rispetto delle regole e del codice di autoregolamentazione, rispettando ed accettando il deliberato della Giunta. A testimonianza di quanto sopra, oltre al rinvio della settimana scorsa, è da evidenziare la “strana” assenza, alla riunione di Giunta di ieri, di alcuni assessori che sembrerebbe testimoniare una evidente frattura all’interno della stessa, verosimilmente tra chi invocava il rispetto dell’art. 99 bis e una uniformità e costanza di giudizio e chi, invece, ha preferito anteporre al buon senso, alla logica e al rispetto delle regole, motivazioni faziose e del tutto estranee al contesto in cui si sarebbe dovuto decidere".

La conclusione: "Questa sedia direttiva, anche in considerazione dell’approssimarsi della scadenza elettorale, non intende in alcun modo strumentalizzare a fini politici la vicenda in oggetto, ma ritiene imprescindibile un radicale cambio di rotta nella gestione della Giustizia Paliesca, che deve necessariamente essere affidata a soggetti capaci e soprattutto conoscitori delle dinamiche, delle regole, della tradizione, e svincolata nel modo più assoluto da interessi di parte e inaccettabili logiche politiche".