"Io e Aceto, è stato amore con la A maiuscola" / FOTO

La moglie del re della Piazza. Marzia, racconta 50 anni di vita insieme

Marzia Gotti, la moglie di Aceto (Foto Di Pietro)

Marzia Gotti, la moglie di Aceto (Foto Di Pietro)

Siena, 23 giugno 2017 - “ANDREA sembra che mangi il mondo. In realtà è un buono. Un generoso. Ed è leale. Anche nel Palio. Lui voleva vincere e non faceva tanti giochetti per nasconderlo”. Marzia Gotti lo conosce meglio di chiunque altro. Sono sposati dal 19 giugno 1967: mezzo secolo. “La cerimonia fu a Monte Oliveto Maggiore, avevo 18 anni”, racconta sfogliando nel negozio di abbigliamento per il corso di Asciano l’album di quel giorno. Biondissima, molto bella ma lo è anche adesso, indica nelle foto in bianco-nero Canapino. “Dormì da lui la sera prima. Andrea. Conoscendoli il giorno del matrimonio mandai un parente in avanscoperta per vedere se erano arrivati in tempo”, confessa Marzia Gotti. Uno scatto mentre tagliano la torta, a Sinalunga, poi un altro con Baino e Bazza. “C’eravamo conosciuti due anni prima ad Asciano, qui facevano una festa a settembre e c’erano i cavalli – torna indietro con la memoria -, non sapevo neppure che avesse vinto. E poi a quei tempi pronunciare la parola fantino era quasi come dire uno poco serio. Il babbo all’inizio non era per niente contento, poi si sono rispettati e apprezzati. Mia mamma era morta giovane”.  Aceto più volte ha dichiarato che se non avesse preso la strada del Palio chissà come sarebbe finito. Lo fa per pavoneggiarsi?  “Non credo che sarebbe diventato un bandito! Comunque l’ha detto, fa parte del suo carattere esuberante. Gli piace primeggiare in tutto”. Ho la sensazione che anche a Marzia non dispiaccia però tale modo di essere.  “Vero anche se a volte esagera un po’. Ti annoi poco con lui” Della sua famiglia di origine parla mai?  “Sì, ma è venuto via da ragazzino. Ha vissuto un’infanzia non bellissima, altri modi di vivere. Però è legato ai fratelli, si sentono. Per qualsiasi cosa c’è sempre stato”.  Un pregio e un difetto di Andrea: soprattutto sono rimasti sempre i soliti? “I difetti aumentano con l’età… Un difetto? Magari mi dà noia qualche volta la sua esuberanza ‘io sono qui, io ho fatto qua’. Ho un altro carattere. Però capisco che lui è così. E voglio ribadire che Andrea possiede anche tanti pregi: generoso con tutti. E poi leale, lo ribadisco, anche nel Palio”.  C’è una volta in cui l’hai fatto piangere?  “Non me lo ricordo, sinceramente. Però rammento le lacrime di Andrea quando è morto il cane. Naturalmente nel momento della scomparsa di qualche amico caro. Comunque è accaduto raramente di vederlo in lacrime”. Ama le auto, i soldi, la bella vita e anche le donne: come si convive con la gelosia? Un fantino vincente è spesso miele per il gentil sesso. “Sono sempre stata gelosa, anche lui in verità. Anzi era, perché ormai siamo in là con gli anni. Io non la vivevo tanto bene, non mi piaceva quando gli mettevano gli occhi addosso. Mi sono sempre intromessa e ho cercato di mettere le cose in chiaro. Mi accorgevo subito, avevo un sesto senso. Quando gli scrivevano, la posta l’ho sempre presa io, non l’ha mai saputo! Le lettere le prendevo sempre io! Neppure mai viste. Sono stata gelosa, lo ammetto. Ma anche perché il nostro è stato un amore con la A maiuscola. Ci siamo sposati che non avevamo nulla: la mia famiglia normale, Andrea iniziava allora la carriera. Sì, aveva vinto un Palio ma io neppure lo sapevo. Non era come ora che fanno vedere tutto sui cellulari e alla televisione. Restava dentro Siena. Quando ci siamo sposati s’è persino fusa la macchina e abbiamo fatto l’autostop perché senza soldi per ritornare. Ti giuro. Il viaggio di nozze? Prima all’ippodromo a Milano e poi a Roma”.  Contenta quando partecipò all’ “Isola dei famosi” di Simona Ventura? “Sono stata io a spingerlo. Mi è sempre piaciuto quel programma. L’ho vissuta bene. E’ ritornato dimagrito e con una bella bronchite che s è trascinato per oltre un anno. Avevano messo il maxi-schermo in paese”.  Ad Asciano vogliono bene ad Andrea? “Sì, ma come nella vita alla base di tutto c’è sempre un po’ d’invidia. Io sono nata e cresciuta qui. Magari molti lo apprezzano davvero, però c’è anche qualche campana che suona diversamente”.  Marzia perennemente dietro le quinte. Lavoro, casa, un uomo importante accanto, i figli.. altri interessi? “Adesso il nipotino. Ma, sai, ho sempre avuto impegni: un po’ di agriturismo, il negozio, la famiglia, poi l’uomo (Andrea, ndr) come immagini è impegnativo… Ho avuto poco tempo. L’unico hobby è quello dei fiori. La mattina presto annaffio, li adoro”.  Il Palio numero 14? “Il più bello. Non era abituato a subire, gli ultimi tempi sono stati duri. Un Palio sofferto, oltretutto in quei giorni mi portarono all’ospedale per bollicine ovunque e febbre altissima. Poi si risolse. Il 2 ero sempre all’ospedale, ma firmai e venni via. Quella Carriera è stata la liberazione, non è tanto per il record. Sofferto e bello, c’era la rabbia di Andrea. Se riguardo i Palii vado sempre a riguardare quello”.  C’era un fantino di cui parlava bene? “Soprattutto di se stesso! Ha semmai avuto un rispetto enorme per Lazzaro come persona, per come si comportava, per come si vestiva. Con gli altri colleghi non abbiamo avuto troppi rapporti, certe guerre anche con Bastiano. Ora sono vicini: ha chiamato anche stamani”. Un regalo che ti ha fatto a cui sei affezionata?  “Lo sa che apprezzo i fiori, al di là di oro e gioielli. Quando ho finito gli anni, è andato nel giardino e mi ha portato una rosa. E’ stato il gesto più bello”.  Per i 50 anni di nozze niente festa? “Non ho voluto, lui magari sarebbe stato anche contento. Siamo andati a cena io, Andrea, il nipotino al ristorante da Alberto. E’ venuto anche Antonio”.  Come vede Marzia il futuro con Andrea?  “Vivo alla giornata. Oggi stiamo bene, siamo insieme. Domani è un altro giorno” Quando Andrea ha corso nella Torre? “Un po’ mi è dispiaciuto, dico la verità. Ero vissuta sempre con l’idea che fosse l’avversaria. Pensa che non lo sapevo neppure. Quando tornò non gli dissi nulla anche perché indossò quel giubbetto non per fare uno sgarbo all’Oca o per tradirla, se uno sa le cose come erano andate. Eppure ci sono stati amici cari che per anni non gli hanno più rivolto parola” . In Piazza a vedere il marito correre? “Mai andata. Per me era un’angoscia, temevo che si facesse male. Idem i figli. Pensa che Alberto il primo che ha visto dal vivo è stato quello vinto nel 1992. Una volta, mi ero messa d’accordo con Luisa Stasi, visto che Andrea era squalificato, per andare con lei. Ma fu rimandato e io il giorno dopo partivo per il mare”. Marzia sembra molto diversa dalle compagne dei fantini attuali.  “Le conosco poco. Quando venivano i dirigenti a parlare da Andrea io non ero presente. Mio marito era abbastanza bravo nel sapersi gestire”.