Il papà del sindaco fa arrestare un ladro: "L’abbiamo inseguito e accerchiato"

Il racconto al cardiopalma: "E’ fuggito dalla finestra..."

Il sindaco Bussagli

Il sindaco Bussagli

Siena, 3 dicembre 2016 - «UN EROE? No... no mi sembra di aver fatto una cosa normale. Tutti dovrebbero collaborare con le forze dell’ordine. Senza il nostro intervento sarebbero fuggiti e addio refurtiva». Racconta divertito (ma anche soddisfatto) la caccia al ladro al Palagetto che si è conclusa con un albanese di 28 anni arrestato e adesso in carcere per furto. Protagonista di questa impresa, insieme al figlio Emanuele e ad alcuni vicini di casa, è stato Loris Bussagli, padre del sindaco di Poggibonsi. «Non c’è di che vantarsi – aggiunge l’uomo –, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra».

IMPOSSIBILE dargli torto. «Entro in casa che sono le 19, mi squilla il cellulare. E’ l’inquilino del piano sopra. La moglie, mentre stava fumando in terrazza, ha visto delle persone entrare in una casa del condominio di fronte, in via Cimabue. Si arrampicavano su per le gronde. Mi metto le scarpe e corro fuori, seguito dalla persona che mi aveva avvertito. L’unica cosa da fare era suonargli il campanello: sarebbero scappati». Inizia così la ricostruzione di Loris Bussagli.

L’idea è stata buona?

«Certo, ha funzionato. Sono fuggiti dalla finestra sulla terrazza e poi un salto giù nel piazzale, scavalcando la rete per tentare di nascondersi nella zona del bosco. Intanto il mio vicino di casa gridava ai ladri ‘vi abbiamo visto’».

In scena è entrato anche suo figlio, non il sindaco ma Emanuele...

«I nomi non sono importanti, per carità. E’ il risultato quello che conta. E’ un ragazzone di un metro e novanta, giovane, gioca a calcio. Corre veloce! I ladri fuggivano ma quando i due si sono divisi uno è rimasto in trappola».

Cosa significa?

«Che è entrato in un magazzino all’aperto. Nel frattempo avevamo cercato di chiamare più gente possibile per farci aiutare, oltre naturalmente ai carabinieri. Io mi sono messo davanti, Emanuele sul retro per impedire che potesse scavalcare e dileguarsi. Proprio così: le macchine dell’Arma sono arrivate velocemente e hanno bloccato il ladro».

Cosa ha detto la derubata, visto che la refurtiva, preziosi del valore di circa mille euro, è stata recuperata?

«La conosco da tanto tempo. E’ stato un piacere aiutarla. Ovviamente ci ha ringraziato. Parlo al plurale perché, lo ripeto, è stato un lavoro di squadra».

«Mia madre ha chiamato subito – spiega il sindaco di Poggibonsi David Bussagli – ma quando sono arrivato il ladro era appena stato bloccato. Quello che posso dire, semmai, è che il contributo dei cittadini è stato fondamentale ma anche i carabinieri sono stati tempestivi arrivando di volata e con un numero di persone importante. Un grazie per quello che hanno fatto».

LA STORIA non finisce qui. Gli uomini del Radiomobile, infatti, stanno ancora dando la caccia al secondo uomo. Sono riusciti anche a rintracciare la macchina usata per il colpo, trovata relativamente distante dal Palagetto. I ladri nella fuga hanno infatti perso le chiavi. All’interno dell’auto documenti d’identità che sono ora al vaglio degli investigatori. Ma del complice per il momento nessuna traccia. L’arrestato, invece, H.A., albanese di 28 anni già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato. Il giudice ha convalidato il provvedimento disponendo al contempo la custodia cautelare in carcere.