L’ostello c’è, ma non si vede: nessun cartello e poca pubblicità

Viaggio nella struttura a due mesi dall’inaugurazione: ecco cosa non va

Ottima struttura, con accesso per disabili e finiture interne di pregio

Ottima struttura, con accesso per disabili e finiture interne di pregio

Siena, 19 gennaio 2017 - Il biglietto da visita non è dei migliori, con il vicolo di San Girolamo, che dal Duomo porta nella piazzetta della Selva, peraltro strada caratteristico del centro storico, una chicca tra le tante, macchiato da escrementi di piccione. Così come il passamano, inavvicinabile. Nessuna targa a testimoniare la presenza della Casa delle Balie, nessun cartello informativo, solo un campanello. Che se suoni, suoni a vuoto.

Ma basta fare qualche metro, entrare dentro palazzo Squarcialupi, e chiedere alla receptionist. Una ragazza, Alessia – disponibile e molto preparata – che si occupa proprio dell’incoming, dell’Ostello. Orario di apertura: 10-17 nella stagione bassa, 10-17,30 nel fine settimana; 10-19 in quella alta. Di 24 ore la reperibilità.

NELL’OSTELLO nato per dare dimora ai pellegrini che percorrono la Francigena, l’accoglienza è dalle 20 alle 22,30. Allora sì che se suoni aprono e, se c’è posto, ospitano anche chi arriva all’ultimo momento senza aver prenotato. La Casa delle Balie è censita sul sito delle vie francigene (www.viefrancigene.org), proprio in virtù della sua natura, dello scopo per cui è stata inaugurata il 20 novembre scorso. Offre però alloggio non solo ai viandanti, ma anche ai turisti o a coloro che chiedono di pernottare. Come, in questo periodo di attività, hanno fatto in circa sessanta persone (c’è anche chi, spiega Alessia, ha lasciato testimonianze di aver particolarmente gradito il soggiorno nella struttura). E ci sono già, dice il gestore – Opera Laboratori Fiorentini – molte prenotazioni per l’alta stagione. La cifra, a notte, è di 18 euro. Per un ostello che, comunque, all’interno è da 4 stelle.

QUANDO VARCHI la porta d’ingresso, si apre un ambiente nuovissimo, pulito. L’ampia sala della reception, è colorata con riproduzioni di affreschi del Santa Maria della Scala e una tavolata di opuscoli e letture, su Siena, cosa vedere a Siena e sulla via Francigena, a disposizione degli ospiti. Per chi soggiorna nella Casa, una tv, un computer, con wi-fi gratuita, una lavatrice e una lavasciuga.

Ogni camera – due triple, una camerata con sedici posti letto, otto da una parte e otto dall’altra divisi da una porta scorrevole, e una stanza da letto per i disabili, per un totale di 25 posti con armadio singolo e una presa di corrente ciascuno – ha numerose dotazioni, come il riscaldamento regolabile. Le stanze sono state ribattezzate con il nome delle stanze del Santa Maria della Scala: la corticella, il fienile, la strada, il pellegrinaggio e il granaio. Per i disabili è tutto a norma: c’è un bagno attiguo alla stanza per dormire e un secondo ingresso-uscita, in via dei Fusari, proprio all’inizio del vicolo di San Girolamo. Per quanto riguarda l’assenza di un cartello informativo, ci spiegano, non si tratta di una mancanza: ci sono dei tempi tecnici da rispettare, come accade sempre quando si ha a che fare con palazzi del centro storico e quindi con la Sovrintendenza, perché ci sia conformità con l’ambiente. Presto verrà apposto.

Persiste però il problema degli escrementi di piccione, un problema annoso, per la verità, che adesso però assume connotati più marcati proprio per la presenza dell’ostello del Santa Maria della Scala: trovarne la soluzione spetta al Comune di Siena, non a chi gestisce la Casa delle Balie.

Questo nostra inchiesta sarà la prima di una serie di inchieste che potrete leggere su queste pagine nelle prossime settimane.