Orsi di peluche 'sfrattati'. Il comandante della Municipale sta dalla loro parte

"Ribadisco che tutto è partito dalla segnalazione di un pericolo potenziale rappresentato da luminarie messe a terra"

Moretti con uno degli orsi

Moretti con uno degli orsi

Siena, 25 dicembre 2017 - «SIA IO CHE IL COMUNE siamo con gli orsi di peluche, anche se non era regolare che stessero lì fuori. Ciò che ha portato alla verifica della polizia municipale è stata infatti solo la segnalazione, da parte di un cittadino, di fili elettrici che, toccando terra, potevano rappresentare un pericolo e per i quali mancava l’autorizzazione». Parola del comandante dei vigili urbani di Siena Cesare Rinaldi. Che, mostrando documenti e norme, alla vigilia di Natale declina l’accaduto dopo il polverone – sui giornali e sui social, per non parlare a livello politico – sollevato dallo ‘sfratto’ dei due pupazzoni bianchi dalla «Taverna del Capitano», il ristorante di Niccolò Moretti. Che ha già annunciato di voler donare alla Pediatria i peluche quando le feste saranno finite.

Comandante Rinaldi, allora i vigili non ce l’hanno con gli orsi?

«Ribadisco che tutto è partito dalla segnalazione di un pericolo potenziale rappresentato da luminarie messe a terra lungo il perimetro del suolo pubblico generalmente e regolarmente occupato da sedie, tavoli ed ombrelloni dell’attività».

Cosa hanno fatto gli agenti?

«E’ stato chiesto se aveva l’autorizzazione, sia del Comune che della Sovrintendenza. Il codice della strada all’articolo 20 prevede che quanti non ottemperano agli adempimenti richiesti pagano una sanzione di oltre 150 euro e quella accessoria del ripristino dello stato dei luoghi. Il giorno seguente, quando il collega è andato a verificare, ha visto che non c’era più niente. Non è stato redatto alcun verbale, fermandosi a un’ammonizione verbale. Tantomeno minacce di far chiudere il locale. Si è ribadito, quello sì, che aveva fatto bene a togliere ogni cosa poiché l’articolo 20 con il decreto sicurezza 2009 recita tra l’altro che il sindaco potrebbe disporre la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio fino all’adempimento dell’ordine di ripristino».

Poteva mettere dunque sedie, tavoli e ombrelloni ma non le luci?

«Esatto».

E gli orsi?

«Neppure. Però a noi questi pupazzi... guardi lì c’era una questione legata alla sicurezza per via delle luminarie».

La polemica è stata enorme.

«Sarebbe bastato informarsi meglio sul motivo del nostro intervento».

Pace fatta con Moretti?

«Nessun problema con lui. E’ uno dei tanti professionisti che si mettono in gioco e rischiano del suo. Per me nessun problema in passato, nel presente e nel futuro. Non mi è solo piaciuta la strumentalizzazione della vicenda degli orsi».

I commercianti si sono sentiti messi nel mirino.

«Tutti i negozianti sanno che esistono regole che vanno rispettate. Semmai registro disagio e nervosismo nella categoria per la richiesta continua di adempimenti formali che s’intrecciano fra loro con richieste del Comune, della Soprintendenza, della Polizia municipale. Che spesso dice no quando ci sono problemi di viabilità. Ultimamente ho rigettato la richiesta di un paio di attività per motivi legati alla sicurezza stradale»