Mps, terminato il cda: chiesta una proroga alla Bce

L'istituto senese prosegue con l'aumento di capitale, ma chiede a Francoforte una proroga fino al 20 gennaio

Rocca Salimbeni

Rocca Salimbeni

Siena, 7 dicembre 2016. Il Monte dei Paschi va avanti con il piano ‘A’: l’aumento di capitale da cinque miliardi con risorse private ma chiede alla Bce, formalmente, ‘una proroga del termine dell’autorizzazione’ per l’esecuzione del piano fino al 20 gennaio prossimo e non piu’ fino a fine anno. La Banca si legge nella nota al termine del cda a causa del ‘mutato contesto di riferimento’. Una frase che, implicitamente, fa riferimento alla crisi di Governo.

La banca nel comunicato ricorda di aver effettuato la conversione dei bond ‘l’esercizio di liability management, con risultati in linea con le aspettative’ e che stava proseguendo le attivita’ propedeutiche al perfezionamento dell’operazione. La richiesta e’ quindi partita in direzione della Bce che domani riunisce il Consiglio di Vigilanza guidato da Daniele Nouy. L’auspicio è che da Francoforte arrivi una risposta in tempi molto brevi.

La richiesta è giunta al termine di un delicato consiglio di amministrazione convocato a Milano. Cinque ore di confronto serrato con  serrato insieme agli advisor Mediobanca e Jp Morgan per decidere il futuro della Rocca. In Borsa il titolo Mps ha vissuto sugli scudi la giornata del cda, chiudendo la seduta in rialzo del 10,79% riportandosi a 20,94 euro per azione. Forte il volume di scambi con l’11,9% del capitale passato di mano, pari a 3,5 milioni di pezzi.

La richiesta di proroga dell’esecuzione del piano da parte del cda di Mps a Francoforte significa, secondo quanto si apprende, che e’ quella la data ultima per realizzare il piano ‘A’ della banca ed evitare la minaccia del piano ‘B’ su cui il Tesoro si e’ preparato nelle ultime settimane. Il 20 gennaio e’ anche la data entro la quale la banca di Rocca Salimbeni deve approvare i dati di preconsuntivo. Dall’aggiornamento sull’operazione fatta in cda sotto la presidenza di Alessandro Falciai e’ emerso che gli investitori istituzionali che stanno valutando un ingresso in Mps nella veste di anchor investors, sono ancora aperti all’ipotesi ma intendono valutare l’evoluzione della situazione politica-istituzionale italiana prima di prendere una decisione. 

L’avvio delle consultazioni al Quirinale domani e il loro completamento venerdi’ potrebbe portare a un incarico in tempi brevi e alla formazione di un nuovo Governo nel giro di pochi giorni. Il tempo necessario per rassicurare gli anchor investor ad investire nella banca e, di conseguenza, le banche del consorzio a sostenere il rischio dell’inoptato di un aumento che si ridurrebbe cosi’ a 2-2,5 miliardi. Oltre al Qia, fondo sovrano del Qatar che potrebbe mettere un miliardo, circolano voci di altri investitori esteri che valuterebbero l’ingresso nel capitale della banca con assegni a sette cifre

Il cda ha inoltre nominato quale nuovo membro del Comitato Remunerazione, Massimo Egidi che subentra ad Alessandro Falciai. Il Comitato, conseguentemente, è oggi costituito da: Maria Elena Cappello, Béatrice Derouvroy Bernard, Massimo Egidi, Stefania Truzzoli e Christian Whamond.