Svolta Mps, la rabbia dei sindacati: "La politica faccia un passo indietro"

Ma il ministro Padoan da Roma ribadisce: "Nessuna ingerenza"

Il ministro Pier Carlo Padoan

Il ministro Pier Carlo Padoan

Siena, 22 settembre 2016 - Una giornata che si è consumata fra le polemiche. A Roma quanto a Siena. Il caso Monte dei Paschi, coi suoi dimissionari eccellenti a tempo record, tiene ancora banco nella politica nazionale. A rispondere a un fuoco di fila di domande sulle «ingerenze della politica nelle scelte del Monte», il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al question time alla Camera. «La realizzazione della ricapitalizzazione da 5 miliardi – ha detto il ministro riferendosi all’addio di Viola – comporta un piano che dovrà essere in discontinuità col passato».

Sulla scelta di Marco Morelli come nuovo ad, invece, Padoan ha sottolineato che «la scelta è avvenuta sulla base delle procedure previste dalla banca per la sua successione». Parole che non hanno convinto le opposizioni ma neppure i sindacati della banca.

A intervenire in maniera molto critica sono state la Cgil e la Fisac Cgil di Siena: «Sembra proprio che la politica, con una certa spregiudicatezza, sia intervenuta nel riassetto dei vertici di banca Mps», hanno ribadito i sindacati in merito alle recenti dimissioni dell’amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente Massimo Tononi specificando che l’intervento della politica è avvenuto «dopo aver sbandierato ai quattro venti la fine della sua ingerenza nei confronti delle banche» e «a pochi giorni dall’approvazione del terzo aumento di capitale proposto in pochi anni».

Le sigle sindacali si dicono «consapevoli che il Governo italiano non può ignorare le vicende del terzo polo bancario nazionale, essendone tra l’altro il maggior azionista» ed esprimono «la necessità di una rapida e definitiva azione che rilanci banca Mps».

Intanto in Borsa il titolo Mps si è difeso bene (dopo il tonfo dei giorni scorsi) chiudendo con un +2,46%.

Oggi si riunisce a Firenze la commissione d'inchiesta su Fondazione e Banca Mps per presentare le relazioni conclusive del proprio lavoro. Intervengono Giacomo Giannarelli (M5s), Leonardo Marras (Pd), Claudio Borghi (Lega nord) e Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra).