Scotte, risonanza magnetica dopo ben 9 mesi. Meglio le ecografie

Liste d'attesa, tasto dolente della nostra sanità

Sanità

Germogli Ph 17 Aprile 2015 Empoli Reparto di cardiologia dell'ospedale di Empoli.

Siena, 10 dicembre 2017 - EPPUR si muove. Il segno meno spunta accanto ad alcune liste di attesa delle Scotte. Fiammella flebile in un panorama dove emerge un sempre maggiore bisogno di cure: la nostra provincia (fortunatamente) invecchia. E continua a rimanere attrattiva rispetto ad altre zone d’Italia, soprattutto quelle Centro-meridionali. Ma ci sono anche esami, su tutti la risonanza magnetica, per cui i tempi si dilatano, almeno rispetto alle ultime cifre ufficiali fornite dal policlinico, quello del maggio scorso. Alcuni esempi. Per farla agli arti (coxo-femorale, caviglia, gomito) occorrono al 26 settembre (il dato più recente) 64 giorni, così come per effettuarla al ginocchio, al rachide e alla spalla. Quattro mesi fa ne bastavano 51. C’è però una fiammella, si diceva: per sottoporsi ad una risonanza al cranio-encefalo (senza o con mezzo di contrasto) alle Scotte bisogna aspettare ben 269 giorni a fronte dei 275 di fine maggio. Comunque, quasi nove mesi. Tanti. Troppi. «Per una risonanza al cranio vogliono tutti accedere al policlinico – ci aveva detto a fine agosto l’ex direttore generale Pierluigi Tosi –. Chiaro che ci sono delle attese importanti». E sempre più spesso accade che, ad esempio gli anziani, finiscano per rinunciare all’esame specialistico per via delle file eccessive, oltre che per il costo della prestazione che va ad incidere sulle risorse delle famiglie messe a dura prova da tasse e balzelli. Come del resto in tutta Italia.

LEGGI I SERVIZI NEL GIORNALE IN EDICOLA