Le nostre inchieste: nella boutique della cannabis, dove comprare i semi è legale

Al ‘grow shop’ di Siena con 300 euro hai il kit per una serra di ‘maria'

Spinello

Spinello

Siena, 19 luglio 2016 - Se al vostro vicino di casa venisse il cosiddetto ‘pollice verde’ e iniziasse ad acquistare compulsivamente (costosissimi) concimi e altro materiale per il giardinaggio hi tech (lampade, terriccio rinforzato, timer), può darsi che ci sia sotto qualcosa. Ad esempio, che abbia deciso di coltivare marijuana in una serra fatta in casa. La cronaca (anche di questi giorni) del resto è piena di casi di vere e proprie piantagioni di cannabis sparpagliate nelle nostre fiorenti campagne, con i rispettivi «contadini» denunciati o addirittura arrestati. Eppure (incredibile ma vero), se coltivare è illegale, acquistare semi di marijuana è assolutamente permesso dalla legge. Lo dice una convenzione internazionale del 1961 che ne fissa dei labili paletti: i semi possono essere regolarmente acquistati «per fini collezionistici e per la preservazione genetica». Ma non possono essere germinati. Peccato però che, laddove si trovano i semi, vi sia a portata di mano anche tutto l’occorrente per costruirsi una serra casalinga: fertilizzante, isolanti, ventilatori, timer, lampade e aeratori, vitali per l’accrescimento e la fioritura appunto della canapa. E siccome, si sa, l’occasione fa l’uomo ladro, è probabile che nello stesso carrello finiscano l’uno e l’altro prodotto. Succede nei «grow shop», negozi specializzati che vendono tutta l’attrezzatura necessaria per allestire una “grow room”, cioè una piccola serra domestica. Un commercio che non incorre in reati, sia chiaro: i semi vengono sempre venduti con la dicitura «da collezione». Abbiamo provato anche noi ad acquistare il kit in una di queste botteghe verdi aperte nella provincia senese. Il grow shop più vicino lo abbiamo trovato in Val di Chiana, a un paio di chilometri da Bettolle e si presenta – anche on line – proprio come «il grow shop di Siena». Uno dei tanti spuntati fuori come funghi negli ultimi anni in ogni angolo d’Italia (in Toscana se ne contano 19, 5 solo a Firenze). «Vuoi semi di canapa? Da noi compri e basta, quello che ci fai non vogliamo saperlo». Questa la premessa del grow shop. Sul catalogo troviamo i semi (seeds), confezionati in vari formati e già prezzati. Sui kit per la coltivazione c’è solo l’imbarazzo della scelta con abbondanza di offerte e promozioni. E ci sono anche i prodotti per una «germinazione di successo». Con poco più di 300 euro si può allestire una serra domestica completa di tutto il necessario. Da un solo seme, se coltivato bene, si possono ricavare 450/500 grammi di marijuana. Valore commerciale sul mercato dello spaccio (illegale, come la coltivazione): circa 3.500 euro. In Italia sono almeno 4 milioni i consumatori di marijuana, forse parecchi di più. Molti di loro sono giovani studenti. E il numero dei coltivatori oltre che dei consumatori (lo dicono le inchieste delle forze dell’ordine) è in costante aumento. Perché? Per risparmiare. E poi perché lo spaccio espone il consumatore ai rischi (penali) del mercato clandestino. Mettici poi le ambiguità delle Legge: ed ecco che i «collezionisti» dei semini trovano l’humus ideale per germogliare.  (1-continua)