La lettera di Valentini

Ecco il documento originale

Cari Segretari,

seppure nel contesto di un forte impegno personale e collettivo per la campagna elettorale in corso per il rinnovo del Parlamento, nella prospettiva, ormai non lontana, delle elezioni amministrative di Siena, vi scrivo per rimarcare la necessità di definire quanto prima possibile il candidato a sindaco per il nostro partito, sul quale ricercare la massima convergenza di altre forze politiche e movimenti civici.

Come a tutti noi noto, lo Statuto Nazionale all'art.18 riporta “I candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione”. Principio questo confermato dallo Statuto Regionale: “Il Partito Democratico della Toscana assume le primarie come elemento costitutivo della propria rappresentanza e della propria proposta politica, affinché le stesse traggano legittimazione e vitalità dal rapporto diretto con i cittadini-elettori”. Anche il regolamento quadro recita “... la selezione delle candidature del PD per le cariche di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione, tenuto conto che, in base dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto la selezione delle candidature per tali cariche avviene «in ogni caso» attraverso il metodo delle primarie”.

Nel caso vi sia un sindaco al secondo mandato, sempre il Regolamento quadro (articolo 4 comma 2) stabilisce che il sindaco uscente debba sciogliere la riserva circa una eventuale riproposizione della propria candidatura, in caso di termine ordinario del mandato, entro il 15 settembre dell'anno precedente alle elezioni. Lo stesso regolamento aggiunge (medesimo articolo 4 comma 8) che gli eventuali altri candidati, alternativi al Sindaco uscente, possono raccogliere le firme a partire dal lunedì immediatamente successivo al 15 ottobre e per le tre settimane seguenti. Infine, la convocazione e lo svolgimento delle primarie deve avvenire, nel caso in cui le elezioni si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno, in una domenica collocata tra il 15 novembre e il 30 gennaio.

Il sottoscritto ha sciolto la riserva alla propria riproposizione entro i termini indicati nel regolamento quadro dichiarando pubblicamente, anche a mezzo stampa, la volontà a candidarsi per il secondo mandato elettivo, addirittura fin dal gennaio dello scorso anno, come riportato nell'intervista del Corriere di Siena pubblicata in data 15.01.2017. Tralascio per correntezza le numerose dichiarazioni pubbliche successive.

Sulla base degli Statuti e dei Regolamenti sopra riportati risulterebbe che l'unico candidato del PD alle elezioni amministrative 2018 di Siena sarei dunque io, non essendo pervenute nei termini stabiliti dal regolamento quadro alcuna candidatura alternativa a quella del Sindaco uscente ed essendo ormai decorso il periodo per dedicato allo svolgimento delle primarie.

Al di là di ogni aspetto formale, però, confermo che sono disponibile a sottopormi alle primarie, sia di partito che di coalizione, in qualsiasi data, come ho avuto modo di affermare sia nelle sedi interne, che pubblicamente. D'altra parte, vi è una ricca casistica nella quale le elezioni primarie si sono svolte nei tempi più diversi, in alcuni casi anche a pochi mesi dalla scadenza elettorale. Giusto per memoria, rammento che in Toscana nel 2017 furono scelte strade diverse per le elezioni comunali di Lucca e Pistoia.

Fui proprio io a segnalare, pur accettandole, il rischio che le primarie potessero essere “divisive”, rispondendo a chi le chiedeva esplicitamente, come il consigliere regionale Stefano Scaramelli. Mi parrebbe strano che chi le chiedeva allora possa invece opporsi adesso, ma la chiave del problema è sempre la stessa, ovvero il modo con cui vengono gestite: le primarie del 2013 si effettuarono ma non pregiudicarono l'unità del PD alle elezioni. Molti di coloro che sostennero il candidato a me alternativo, adesso li ritrovo a dirigere il PD comunale ma oggicome allora, ciò non impedirebbe una leale collaborazione.

Vista la situazione di forte frammentazione del PD senese e la conflittualità interna, le primarie adesso sono l'unico strumento legittimo ed efficace per individuare il nostro candidato sindaco, naturalmente in presenza di eventuali candidature alternative alla mia. Se ben impostate, le primarie sono un grande momento di partecipazione popolare, un'occasione come poche per attivare ed ampliare il nostro corpo politico ed elettorale. Sono ancora convinto della scelta fondante delle primarie come pratica politica, un tratto distintivo ed ontologico nel DNA del PD, che consentono di attribuire agli iscritti/elettori la facoltà di scegliere da chi essere rappresentati. Del resto la consultazione degli iscritti svolta nelle scorse settimane ha evidenziato un giudizio confortante sul mandato amministrativo che si sta concludendo, senza nascondere limiti o ritardi.

Ribadisco che in queste settimane ho iniziato ad organizzare un nucleo di attivisti politici, in grande maggioranza non iscritti al PD, per formare una lista civica di sostegno alla mia candidatura, che come nel 2013 risulterebbe decisiva per raggiungere il quorum necessario per vincere. Inoltre sto tentando di riallacciare quelle relazioni che al momento non hanno risposto positivamente alle proposte di alleanza da parte del PD senese, nell'ottica della formazione di una più ampia coalizione, al primo turno o ad un eventuale ballottaggio. Già una volta ho portato all'affermazione il PD ed il centrosinistra a Siena, contro ogni aspettativa, e sono pronto a farlo di nuovo.    

 Infine, credo che tutti i nostri sforzi in questa fase debbano essere rivolti all'imminente scadenza delle elezioni politiche, lavorando pancia a terra per un ottimo risultato del Partito Democratico. A livello locale sto già lavorando per i candidati nel nostro territorio, a partire da Pier Carlo Padoan con il quale sono in frequente contatto, per contribuire al raggiungimento del miglior obiettivo a Siena e provincia. Dall'esito delle elezioni del 4 marzo dipendono le sorti del paese, una sfida quindi cruciale per tutti noi e per il PD che merita di occupare il posto che gli spetta, quello del governo del paese. Anche per questo, è importante gestire queste quattro settimane senza iniziative traumatiche, da parte di tutti. 

 A tutti noi quindi i miei migliori auguri di buon lavoro e di buona campagna elettorale.

 Un caro saluto, Bruno Valentini