Farmacista morto, sequestrato il 'quad' / VIDEO / FOTO

Malore o distrazione all’origine del volo. L'amico ferito se la caverà in trenta giorni

L'incidente ad Armaiolo (foto Lazzeroni)

L'incidente ad Armaiolo (foto Lazzeroni)

Rapolano Terme (Siena), 20  novembre 2017 -   UN MALORE. Oppure una distrazione. Queste le cause più probabili dell’escursione finita nel sangue, sabato pomeriggio ad Armaiolo, nel comune di Rapolano. Dovrà comunque accertarlo la visita esterna sulla salma di Alfredo Bianchi, il farmacista di 65 anni di Camucia che ha perso la vita sbandando all’improvviso sulla destra per poi finire in un dirupo con il quad su cui viaggiava anche l’amico, ora ricoverato alle Scotte con trenta giorni di prognosi. Non corre pericolo di vita ma ha riportato vari traumi.

NON È da escludere che possa anche essere effettuata l’autopsia, qualora il quadro delle eventuali responsabilità non risulti sufficientemente chiaro. Il magistrato vuole sapere con certezza se lo scarto del mezzo, che era stato preso a noleggio in una ditta specializzata della zona, sia appunto da attribuire ad un malore oppure a una distrazione del conducente. Perché alla guida del quad, la ricostruzione dell’incidente è ormai chiara, si trovava proprio Bianchi. Persona vitale, che amava viaggiare e stare con gli amici. Era in loro compagnia, infatti, quando il volo di quasi trenta metri in mezzo al bosco che costeggia la strada di campagna ha spento per sempre la luce. I CARABINIERI della stazione di Rapolano ieri mattina sono tornati sul posto per effettuare rilievi impossibili con il buio fitto che regnava in quello scorcio di Armaiolo quando è scattata la macchina dei soccorsi. Così impervia la zona da rendere complicato anche per i pompieri del Saf (Nucleo speleo-alpino-fluviale) il recupero della salma, avvenuto alla fine aprendo un varco a valle, con una ruspa. Quanto al quad guidato dal farmacista, atterrato nell’alveo di un fosso, era stato lasciato nel bosco. Lo ha tirato fuori ieri mattina un carro attrezzi, con l’ausilio di un trattore. E i carabinieri l’hanno subito posto sotto sequestro. Già sentiti dai militari anche tutti i testimoni. Gli amici – due donne e un uomo – che avevano condiviso l’escursione con il farmacista ed il 65enne ora in ospedale. «Non ci posso credere! Che la terra ti sia lieve amico mio», si leggeva ieri sulla pagina Facebook di Alfredo Bianchi. Dove aveva pubblicato tanti video di musica, viaggi, amici. E ricorreva spesso la parola «felice». Così desiderava essere.

 

Alfredo Bianchi
Alfredo Bianchi