Furto del Brunello, parla Marone Cinzano: "E’ un colpo su commissione"

Il produttore mette in guardia i colleghi: "State in campana"

Francesco Marone Cinzano, proprietario di Col d'Orcia

Francesco Marone Cinzano, proprietario di Col d'Orcia

Montalcino (Siena), 23 gennaio 2018 - "E’ il primo furto in azienda. Stiamo effettuando l’inventario, la lista è molto lunga. Sono state portate via più di mille bottiglie", conferma Francesco Marone Cinzano. Brutto risveglio per il proprietario di Col d’Orcia, quello di domenica. Quando ha scoperto, portando fuori i cani al mattino, che c’erano stati i ladri nel punto vendita della tenuta, poco distante da Sant’Angelo Scalo, a Montalcino. Una banda organizzata. Che conosceva bene il valore del Brunello, visto che ha rubato tutte le bottiglie da 0,75 litri delle annate d’eccellenza.

"I carabinieri stanno indagando, sono venuti subito per compiere un sopralluogo. C’è stata tempestività di reazione, ho fiducia nel loro lavoro", aggiunge il conte che dirige l’azienda ereditata dal padre, Alberto Marone Cinzano, che l’acquistò nel 1973.

Lei si trovava nella tenuta al momento del furto? Ha sentito rumori?

"Assolutamente niente. C’era sia l’amministratore delegato Dragoni, rientrato intorno a mezzanotte. Io invece sono tornato verso le 1,30 da una cena a Firenze. Sembrava tutto regolare. Nessuno poi si è accorto di nulla e i cani non hanno abbaiato".

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