Troppi furti di Brunello, corsa a blindare le aziende

Dopo il colpo a Col d'Orcia cresce l'allarme. Interrogatori dei carabinieri

Ornella Tondini e Lionel Cousin,  titolari di «Cupano» che si trova a Camigliano

Ornella Tondini e Lionel Cousin, titolari di «Cupano» che si trova a Camigliano

Montalcino, 24 gennaio 2018 - DITTE che installano sistemi di videosorveglianza e di allarme contattate per preventivi. E’ boom. Tecnici che vanno e vengono dalle aziende. Poi indagini serrate e interrogatori dei carabinieri. Caccia al furgone rubato di Col d’Orcia che recava sul fianco il nome dell’azienda da cui sono sparite oltre mille bottiglie di Brunello pregiatissimo. Montalcino e i produttori di vino sono in fermento dopo i ripetuti raid di una banda che sembra conoscere bene il territorio e muoversi a proprio agio in questo fazzoletto di terra. 

Dove troppi gioielli – ossia le cantine del Brunello e i loro punti vendita – sono ancora poco protetti. La cronaca di questi giorni docet. E probabilmente i colpi avvenuti negli ultimi mesi cambieranno per sempre l’idea di spazio aperto che contraddistingueva questa campagna.