Famiglie bisognose, è allarme. Rette scolastiche, c’è il Comune

In 154 non hanno soldi per pagare nido, retta e mensa

Sono 154 le famiglie di Poggibonsi che hanno chiesto aiuto al Comune

Sono 154 le famiglie di Poggibonsi che hanno chiesto aiuto al Comune

Siena, 31 agosto 2016 - CRESCE il numero delle famiglie coi bilanci in rosso. Nella nostra città ci sono 154 famiglie che non hanno i soldi per pagare il nido, la retta o la mensa scolastica dei figli. Un anno fa erano 140: si registra dunque un più 14 che non autorizza l’ottimismo, anzi. Le famiglie in difficoltà verranno esentate e per loro pagherà il Comune, che ha stanziato 100 mila euro per dare una mano a chi naviga in brutte acque per via di una crisi che non dà tregua nemmeno sul nostro territorio. Scendendo nei particolari, sono 20 le famiglie esonerate dal pagamento del  nido, 46 quelle esonerate dal pagamento della scuola d’infanzia e 88 gli esoneri per chi frequenta la primaria.

Complessivamente è 154 il numero delle famiglie che avranno il sostegno del Comune. «Si tratta di un aiuto per le famiglie che presentano gravi situazioni di disagio economico, che viene stabilito attraverso percorsi di valutazione professionale dei nostri servizi sociali, spiega l’assessore al Bilancio e alle Politiche Educative Susanna Salvadori. I parametri sono ancorati a protocolli specifici che privilegiano particolarmente la presenza, in famiglia, di minori o soggetti con problemi gravi di salute. I servizi sociali attivano gli interventi in maniera coordinata con altre forme di intervento e servizi del Comune e stanno già procedendo alle  valutazioni per i casi relativi all’anno scolastico che prenderà il via a breve».

Una famiglia che beneficia dell’esenzione per il nido del figlio, calcolando l’Isee al minimo, riceve un contributo indiretto  di circa 1.175 euro per l’intero anno scolastico. In caso di frequenza della scuola dell’infanzia, sempre considerando un reddito minimo, le quote di esenzione corrispondono a 603 euro, mentre per la scuola primaria a 485  euro. «E’ importante sottolineare che non ci sono richieste da fare o domande da presentare, basta rivolgersi ai servizi sociali, aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Filomena Convertito. L’esenzione è prevista a seguito dell’analisi e dei percorsi attivati dai servizi sociali che potranno prevedere l’erogazione di uno o più benefici economici diretti od indiretti in relazione al grado di criticità valutato. L’elenco degli esoneri viene poi trasmesso dai servizi sociali all’ufficio istruzione ad inizio di ciascun anno scolastico, elenco purtroppo in costante e drammatica crescita negli ultimi anni». Sarà il Comune, dunque, a pagare per queste famiglie che altrimenti non potrebbero permettersi il nido e la scuola materna per i figli. Famiglie, quelle in difficoltà, che sono sempre più numerose.