Il condominio come una casa sola. Tutti uniti per aiutarsi a vicenda

Quattrordici famiglie partecipano all’esperimento di ‘co-housing’

Quattrordici famiglie partecipano all’esperimento di ‘co-housing’

Quattrordici famiglie partecipano all’esperimento di ‘co-housing’

Siena, 21 marzo 2017 - E’ FACILE dire condominio, ma può non voler dire solo famiglie che abitano nel medesimo palazzo. Può esserci molto di più, come nel primo esperimento di co-housing che sarà fatto a Colle, dove il Comune ha messo in bilancio l’investimento di più di due milioni di euro per realizzare nell’area della Ferriera la prima esperienza di «condominio solidale», ristrutturando un vecchio immobile in cui ricavare 14 appartamenti.

NEL NORD Europa e in Gran Bretagna è un fenomeno piuttosto diffuso, ma da noi le esperienze sono poche e quella colligiana sarà la prima in Toscana. Il condominio sociale è ispirato al principio di condivisione non solo degli spazi comuni (giardini, scale, corridoi, parcheggi etc.), ma anche di molti servizi: il nido per i bambini più piccoli, il doposcuola per quelli più grandi, l’assistenza agli anziani, la cucina, la lavanderia, la spesa.

I CONDOMINI faranno tutto da soli, potendosi organizzare in piena autonomia, organizzare turni per i servizi e perfino costituirsi in cooperativa. Il Comune si limiterà a un ruolo di supporto e supervisione. «Il condominio solidale è un nuovo modello di coabitazione e condivisione che, rispetto a quelli tradizionali, prevede una maggiore vita in comune e un insieme di servizi non presenti nelle normali tipologie abitative – si afferma da Palazzo Renieri – Presenta, inoltre, caratteristiche di grande importanza sociale, come, ad esempio, famiglie più agevolate che aiutano altre più deboli e prezzi bassi per uso di lavanderia e zone studio comuni. Utopia? Di sicuro un’idea bella, che val la pena provare ad attuare. Serviranno, pazienza, volontà e azioni di supporto, soprattutto all’inizio, e l’amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte».

Alessandro Vannetti