Caso David Rossi, Piccini choc in tv. Il procuratore: «Inaccettabile»

L'ex sindaco: "Storia parallela sull'ex capo della comunicazione di Mps". Vitello trasmette il materiale a Genova

Il procuratore di Siena Salvatore Vitello

Il procuratore di Siena Salvatore Vitello

Siena, 10 ottobre 2017 - L'ex sindaco Pierluigi Piccini fa rilevazioni choc alla trasmissione «Le iene», parlando di «storia parallela» e «festini» che avrebbero condizionato le indagini da parte della magistratura sulla morte di David Rossi. Parole che nel tardo pomeriggio di ieri hanno provocato la dura reazione del procuratore della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, che in una nota ha annunciato di aver trasmesso la registrazione della trasmissione alla procura di Genova, «cui spetta ogni competenza in merito trattandosi di accuse penali rivolte ai magistrati degli uffici di Siena».

Nel documento di Vitello si afferma: «Si racconta di una ‘storia parallela’ mai emersa nel corso delle indagini svolte da questo ufficio e mai denunciate dallo stesso interlocutore che vedrebbe coinvolti vari soggetti, tra cui i magistrati senesi in festini a base di cocaina che si sarebbero tenuti in due ville, una in una località tra Siena e Arezzo, un’altra in zona di mare».

La replica del magistrato continua: «Secondo quanto prospettato nell’intervista, le indagini sul decesso di David Rossi non si sarebbero spinte oltre per evitare lo scandalo nei confronti di magistrati o di altre personalità di rilievo nazionale che avrebbero preso parte ai ‘festini’. Prendiamo atto che l’interlocutore del giornalista ha espresso gravi accuse nei confronti dei magistrati di Siena». Ma, aggiunge, «è assolutamente inaccettabile la sistematica delegittimazione» dei magistrati che hanno seguito le indagini e che hanno portato per due volte a riconoscere come prevalente l’ipotesi del suicidio.

«Pur esprimendo profonda indignazione per questa continua aggressione – prosegue Vitello – nei confronti dei magistrati di questo ufficio, restiamo sereni anche di fronte a questi nuovi indicibili attacchi».

Piccini, subito dopo la trasmissione, aveva diffuso una nota annunciando di aver «immediatamente sentito i miei legali dando loro mandato di difendere le mie ragioni sia sul piano penale che civile, in quanto la registrazione e le riprese sono state effettuate in maniera scorretta».