Cappuccini, zona tranquilla e vista mozzafiato, peccato per la ‘mini-tangenziale’

Il traffico è diventato il problema principale del quartiere residenziale

PROBLEMA Un’auto passa in via dei Cappuccini, dove i residenti lamentano la difficoltà di convivere con il traffico intenso e pericoloso

PROBLEMA Un’auto passa in via dei Cappuccini, dove i residenti lamentano la difficoltà di convivere con il traffico intenso e pericoloso

Siena, 1 ottobre 2016 - «STRADA di quartiere o bretella provinciale? Questo è il problema». Se dal dubbio amletico in molti non hanno mai tirato le fila, i residenti e non solo dei Cappuccini una risposta di sicuro ce l’hanno e senza starci a pensare molto. Eppure, le note positive sono tante qui: zone verdi, una vista mozzafiato su Siena e la vicinanza dal centro storico, comodità non per tutti. Ma se dal Palazzo Diavoli prendi la Strada dei Cappuccini, che taglia l’intera zona, le pecche non giocano di certo a nascondino e i problemi di viabilità saltano all’occhio.

Così abbiamo fatto. La strada stretta e tortuosa delimitata da muretti ed entrate di case da un lato e da scarpate di controripa dall’altro ormai è la nuova scorciatoia di Siena.

In tanti se ne sono accorti, i residenti che vedono il traffico aumentare tutti i giorni e gli automobilisti o motociclisti che ormai ne usufruiscono abitualmente. Il collegamento è tra i più ambiti, l’attraversamento Nord-Sud della città, che ti permette di raggiungere Pescaia senza incorrere in lunghe soste ai semafori percorribile in entrambe i sensi di marcia. Ma se l’idea è la stessa per tutti? Il gioco non ne vale più la candela e la ‘scorciatoia’ dei Cappuccini diventa una tangenziale.

Questo è lo scenario che oggi e ormai da più di qualche anno in molti denunciano. Il traffico dell’intero quartiere, un tempo silenzioso e percorribile a piedi senza pericoli è incontrollato e passeggiare è diventato un problema. «Guardi il limite e poi se lo dimentichi. Ai Cappuccini funziona così, a 30 km orari non ci va nessuno».

La velocità sostenuta qui va a braccetto con la poca sicurezza un binomio che si viene a creare a causa sia della conformazione della strada che rende difficile lo scambio tra due veicoli, sia dei guidatori, spesso incantati dal proprio telefono.

Mandare un messaggino e premere troppo l’acceleratore, sono distrazioni che lasciano il segno. A questo si aggiunge l’assenza di marciapiedi, un grave disagio per i pedoni, ormai nemmeno più liberi di godersi le zone vicino a casa. Camminare vuol dire fare lo slalom fra le auto in sosta, stare attenti all’autobus che con difficoltà evita le macchine. Camminare e non solo, c’è chi corre o opta per la bicicletta, vuol dire rimanere vigili per non rischiare di essere vittime del proprio hobby. Di soluzioni per risolvere il problema ancora niente all’orizzonte, seppure il bisogno sarebbe impellente. Di senso unico qualcuno ne parla, come una proposta per eliminare i disagi. Ma ad ora il problema rimane e lascia pochi indifferenti.