Camillo, favola stile Fratelli Grimm. "L’abbiamo ritrovato dopo 8 mesi"

Due sorelle, Elena e Francesca, hanno cercato il gatto ovunque

Camillo  si gode le coccole delle sue proprietarie

Camillo si gode le coccole delle sue proprietarie

Siena, 12 gennaio 2017 - UNA FAVOLA moderna. Cuore e affetto disinteressato, come sovente sa esserlo quello fra uomo e animale, si sono incontrati. E hanno creato terreno fecondo per una fiaba da Fratelli Grimm. Da una parte Elena e Francesca Civitelli, due sorelle di Siena, dall’altra Camillo. Un gattone di 9 anni coccolato e viziato. Indipendente quanto basta per sparire all’improvviso. Chissà come. E causare un piccolo ‘lutto’ alle due sorelle. Hanno fatto di tutto per ritrovarlo, ben sapendo che sarebbe stata un’impresa. Convinte però che non potevano averlo perso per sempre. Così, dopo otto lunghi mesi, appelli sui social, battute nella campagna, la dea bendata li ha (finalmente) riuniti.

«E’ STATO il nostro primo animale – racconta Elena, 28 anni, che studia Medicina –, è diventato l’amore della vita».

Le foto parlano chiaro: Camillo con il fiocchino, poi mentre dorme sul letto, in cucina e con gli occhioni dolci in attesa del cibo. Pelo lucido e fitto. Di quelli che ti viene voglia di passare la mano sulla groppa per sentire l’effetto peluche. «E’ stato preso nel settembre 2007 – prosegue la giovane –, incrociato con un certosino. C’è voluto un attimo per farlo diventare il coccolo di casa. Abitiamo a Scacciapensieri, era libero di uscire e tornare a piacimento».

Poi è scomparso nel nulla.

«Ricordo bene la data, il 27 aprile 2016. Mia sorella è tornata da lavoro e lui, che l’aspettava sempre fuori dalla porta, puntuale, non c’era. E’ andata nel panico perché era molto strano. Siamo state oltre un paio di mesi a cercarlo ovunque».

In che modo?

«Annunci, tam tam fra gli amici, cartelli nella via che poi qualcuno ha anche strappato... Siamo entrate nel boschetto, è stata battuta la campagna. Neppure l’ombra. Eppure bastava chiamarlo e correva subito da noi».

Poi vi siete arrese?

«Macché. Abbiamo messo la foto su tutti i siti possibili dedicati ai gatti in Italia, chiamando i veterinari di Siena».

Ma di Camillo neppure l’ombra.

«A dicembre il miracolo. Una coincidenza incredibile, proprio quando avevamo perso la speranza. Un segno del destino. Un amico di mia sorella Francesca ha detto di aver trovato un gatto a Costalpino, dall’altra parte della città. Chilometri di distanza. Sembrava proprio il nostro. Loro se ne erano presi cura quando era arrivato un po’ malconcio».

Com’è giunto fin lì?

«Nessuno lo sa. Un mistero. L’importante è però averlo ritrovato».

Quando è tornato a casa cos’ha fatto?

«E’ entrato subito sotto il letto per poi riuscire e salire sulle ginocchia di mio padre, come faceva sempre. . Ora è lo stesso di prima, però non abbiamo avuto il coraggio di farlo uscire».