"Sognai che un albero mi schiacciava. E' successo davvero ma sono illesa"

Una quercia si abbatte sull’auto di una postina: il racconto della donna

La Fiat Panda di servizio completamente avvolta dall’albero caduto; in basso Elisabetta Taborra

La Fiat Panda di servizio completamente avvolta dall’albero caduto; in basso Elisabetta Taborra

Siena, 15 novembre 2017 - "Miracolata? Sì, forse. Non me ne rendo conto". E’ a lavoro come ogni giorno, all’ufficio postale di Chiusi stazione. Neppure un graffio anche se una enorme quercia lunedì pomeriggio si è abbattuta sulla sua macchina. «In tanti chiedono cosa è accaduto», racconta Elisabetta Taborra. Quaranta anni, sposata, un figlio di sei anni e mezzo. «Lunedì sera gli ho fatto vedere la foto della Fiat Panda di servizio avvolta dalle fronde. Anche lui, così piccolo, ha compreso», racconta la postina.

Cosa è accaduto in località Gonzarelli?

«Ero ferma, dentro la macchina. A testa bassa guardavo i documenti e le missive da consegnare alle famiglie. Ho sentito come un fruscio, forte ovviamente. Poi un colpo. Non ho visto niente, ero a testa bassa. Poi ho alzato lo sguardo ed ero circondata dai rami della quercia. E’ venuta giù di botto. Sradicata. Se fossi scesa qualche istante prima dalla vettura mi avrebbe preso in pieno sulla testa. E chissà...».

Che ha pensato in quell’istante?

«Ho suonato il clacson, urlavo. Chiedevo aiuto affinché le persone che abitano lì scendessero in strada. Confesso di essermi messa a piangere».

Come ha fatto a uscire?

«Qui forse c’è stato un miracolo perché il tronco non si è abbattuto sull’abitacolo ma i rami hanno formato una sorta di forbice sulla Panda, avvolgendola senza schiantarla. Sono scesa, un signore che vive qui mi ha dato una mano. Ho preso borsa e documenti venendo fuori da quella situazione incredibile. La via era completamente bloccata per cui ho chiamato la polizia che ha fatto intervenire i vigili urbani. Ho poi avvertito, come di prassi, il mio capo-squadra. E sono arrivati i vigili del fuoco».

Ha acceso un cero di ringraziamento in chiesa?

«Sì, in effetti sono andata. Pensare che avevo sognato questa cosa...»

Davvero?

«Tempo fa: mi cadeva un albero addosso. Incredibile».

Quanto si sono spaventati i familiari?

«Molto, può immaginare. Specie quando ho fatto vedere l’auto a genitori e suoceri, a mio marito. E’ davvero andata bene».