"Ti avrò sempre nel mio cuore. Ho ancora sei vite, tornerò!"

I proprietari del gatto Pierino scrivono una lettera alla sua veterinaria

Il gatto Pierino

Il gatto Pierino

Siena, 4 settembre 2017 - E’ VOLATO sul ponte dell’arcobaleno Pierino. E’ caduto da una terrazza e, dopo tante amorevoli cure e un intervento per tentare il tutto e per tutto, se ne è andato. Ma Anna Maria e Franco sanno che il loro micio non li ha lasciati veramente. Nella loro casa di Torrita di Siena, dove è arrivato piccolino, il gatto ha trovato affetto e calore, due umani che lo hanno cullato e amato come un figlio. COME tanti altri trovatelli, strappati a una fine miserabile: l’ultimo è Gualtiero, un gattino bianco che qualche criminale ha preso a calci e poi lo ha lasciato sulla strada.

«Adesso in casa abbiamo nove gatti – racconta Franco -, e perché nessuno faccia loro del male abbiamo montato delle telecamere e messo cartelli: chi ci prova va incontro a guai giudiziari. Ma noi ci occupiamo anche di una colonia felina vicino a casa, senza l’aiuto di nessuno, spendendo praticamente tutta la pensione. La gattara ha lasciato, e a noi piace aiutare animali e persone bisognose». E tra i tanti mici accuditi da Anna Maria e Franco, Pierino ha lasciato, come si dice, le impronte delle zampine sul loro cuore. La sua presenza è costante.

E Franco ha preso la penna in mano. «Un giorno mi sono sentito di scrivere una lettera alla sua veterinaria – dice -, l’ho fatto io, ma è come se me l’avesse dettata lui».

ECCO la lettera immaginaria “scritta” da Pierino: «Cara Michela, ti ringrazio per le rose che mi hai mandato. Mamma Anna e babbo Franco le hanno messe subito sopra la mia tomba. Sai, fanno finta di non sapere che io sono in tanti altri posti, ma non in quella buca. Sono arrivato da poco quassù, ma mi sembra di aver capito che Nostro Signore vuole che io faccia divertire i bambini che sono partiti troppo presto come me. Abbiamo fatto un patto: farò tutto ciò che Lui mi comanderà, ma la sera voglio tornare sempre da mamma Anna e da babbo Franco. Ah, dimenticavo: quando qualche volta ti sentirai osservata e non vedrai nessuno, potrei essere io… Ringrazio tutte le tue colleghe per l’affetto che mi hanno dato, un bacio particolare a Riccardo, anche se agli uomini preferisco le donne... Tu dici che mi avrai sempre nel tuo cuore, anche io ti avrò sempre nel mio piccolo grande cuore. Ti ricordi quando ti soffiavo e qualche volta accennavo a graffiarti? Lo facevo per fare il sostenuto e per darmi delle arie. Michela, non ti dimenticherò mai e se ho ancora sei vite a disposizione… aspettami insieme a mamma Anna e babbo Franco, non so quando, ma prima o poi tornerò. Vi bacio tutti, Pierino».

Angela Gorellini