Siena, 16 aprile 2014 - Appalti pubblici aggiudicati in modo illecito, sfruttamento di manodopera extracomunitaria e false fatturazioni per evadere il fisco. Cosi' agiva un'associazione criminale smantellata dalla guardia di finanza di Siena. L'operazione "Falange macedone" scatta nel 2010, e coordinata dal pm Aldo Natalini, si e' conclusa con la denuncia a vario titolo all'autorita' giudiziaria di Siena di 14 persone e l'apertura di 4 distinti procedimenti penali.

L'organizzazione era riuscita ad ampliare il proprio raggio d'azione creando una societa' strumentale per contrattare con la pubblica amministrazione, riuscendo ad aggiudicarsi gare di appalto in tutta Italia nel settore del verde pubblico. I ribassi proposti erano elevati e in alcuni casi sfioravano il 50% rispetto alla base d'asta. Complessivamente sono state concluse sei verifiche fiscali che hanno portato a contestare in totale circa 10.000.000 di fatture per operazioni inesistenti, quasi 3 milioni di iva e quasi 1 milione di ritenute non operate per i fittizi sub appalti di manodopera dietro cui si celavano in realta' della assunzioni di operai stagionali.

Secondo l'accusa l'associazione criminale riusciva a sfruttare manodopera dall'est Europa, sottopagandola per lavori in campagna e utilizzava sistematicamente fatturazioni fittizie per abbattere il cuneo fiscale ed ottenere risparmi di imposta.