Siena, 9 aprile 2014 - I ladri, ormai, non si fermano più neppure davanti alla porta di una chiesa. A loro non importa se il luogo preso di mira è un luogo sacro dove i fedeli in segno di devozione e affetto fanno delle donazioni. I malviventi puntano proprio al denaro. Diversi i furti portati a segno nelle ultime settimane in Valdelsa proprio ai danni dei sacerdoti e delle loro parrocchie. In un caso i ladri hanno racimolato davvero un bel gruzzoletto.

Le chiese nell’arco della giornata generalmente sono aperte a ridosso delle funzioni religiose ed è proprio in questi brevi lassi di tempo che i soliti ignoti entrano in azione. Si confondono con i fedeli e senza essere visti forzano le cassette per le elemosine e le ripuliscono.

Lo stesso è accaduto nel corso della festa per la riapertura della chiesa di San Giuseppe a Poggibonsi. Una vera folla stava partecipando all’iniziativa e tutti erano felici che il luogo sacro tornasse ad accogliere i fedeli dopo l’incendio che aveva praticamente costretto il parroco a chiuderla. In tanti in quell’occasione avevano fatto una donazione personale.

Nessuno, naturalmente, si era accorto che tra loro c’era il malvivente di turno pronto ad entrare in azione. Nessuno lo ha notato, ma di fatto ha rubato tutte le offerte e qualcuno sostiene che erano davvero parecchie.

I carabinieri della compagnia di Poggibonsi erano stati subito avvisati così come era accaduto per i furti precedenti e naturalmente erano state avviate tutte le indagini. Fin da subito i militari avevano raccolto vari elementi che una volta messi insieme pare che abbiano dato una svolta alle indagini. Sembra, infatti, che i ladri delle chiese abbiano le ore contate.

Sono stati, invece, denunciati a piede libero i responsabili del tentato furto in un agriturismo a Rosia. Si tratta di tre giovani dei quali uno minorenne. Due sono di Siena compreso il più piccolo del gruppo e il terzo è campano.

La struttura ricettiva che in questo periodo è chiusa nei giorni scorsi era stata presa di mira due volte. Nel primo caso erano state trafugate delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’esterno e la volta dopo tutte le grondai di rame. A fronte di questo i proprietari avevano deciso di andare a dormire nell’agriturismo e lo avevano detto anche ai carabinieri di Rosia ai quali era stata presentata la denuncia dei precedenti furti.

L’attesa non è stata lunga. Due notti dopo i ladri sono tornati e quando i proprietari hanno sentito armeggiare alla porta hanno immediatamente telefonato agli uomini dell’Arma. I giovani presi alla sprovvista visto che pensavano che non ci fosse nessuno hanno desistito e sono scappati sperando di farla franca. Non è stato così.

Una pattuglia che si trovava nei paraggi è arrivata in pochi secondi all’agriturismo e ha bloccato i tre ragazzi mentre stavano fuggendo. Bloccati sono stati portati in caserma dove sono stati identificati. Per loro è scattata una denuncia a piede libero per il tentato furto. Non sono state, invece, trovate prove a loro carico per i furti delle telecamere e delle grondaie e quindi non è stato possibile procedere contro di loro.

Cecilia Marzotti