Siena, 25 marzo  2014 - La  Procura generale della Cassazione ha detto no alla richiesta della Procura di Siena di sequestrare un miliardo e 800 milioni di euro alla banca giapponese Nomura nell'ambito dell'inchiesta Mps. E' questo il parere espresso dal sostituto Gianluigi Pratola nell'udienza di stamani alla Seconda sezione penale della Suprema Corte.

Il verdetto della Corte è atteso per questa sera.  Per un difetto di notifica ai difensori degli indagati nell'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena, l'udienza che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 25 febbraio è stata rinviata a stamani. Ora i supremi giudici dovranno decidere se accogliere o meno il ricorso della Procura di Siena contro il 'no' al sequestro a carico di Nomura che è il partner con il quale i manager di Rocca Salimbeni avevano stipulato il contratto di ristrutturazione del derivato Alexandria. Per la banca giapponese sono chiamati in causa anche Sadeq Sayeed, l'ex Ceo di Nomura per l'Europa e il medio Oriente, e Raffaello Ricci, ex responsabile per l'Italia dell'istituto nipponico.

In particolare, la Procura senese ha fatto ricorso contro la decisione con la quale il Tribunale del riesame, lo scorso 13 luglio, aveva confermato il 'no' alla convalida del sequestro pronunciato con ordinanza del 26
aprile dal Tribunale di Siena che non aveva confermato nemmeno il sequestro di 14,5 milioni di euro nei confronti degli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gian Luca Baldassarri. Il collegio della
Seconda sezione penale e' presieduto da Antonio Esposito.