di ALESSANDRO VANNETTI

Siena, 25 febbraio 2014 - Un'azione violenta in una notte da balordi, l’automobile usata come un ariete, un bottino di poche migliaia di euro a fronte di un danno quattro o cinque volte più grande. E’ la sintesi di quanto successo nella notte fra domenica e lunedì a Torrita di Siena, dove alcuni malviventi, per il momento ancora sconosciuti, hanno messo in atto la violenta tecnica della ‘spaccata’ per depredare il negozio di telefonia del centro commerciale Le Fornaci

Hanno preso di mira la vetrina secondaria del negozio, posta lateralmente alla facciata e alla vetrina principali, e lanciandole contro una macchina che non è stato ancora possibile riconoscere l’hanno fracassata mandando il cristallo in migliaia di pezzi e distruggendo tutto quello che si trovava esposto: tutto tranne l’oggetto del loro desiderio, cinque telefonini di nuova generazione, per un valore complessivo di circa 3.000 euro.

Li hanno arraffati e sono scappati a tutta velocità, con la stessa macchina con cui avevano disintegrato la vetrata e che non è stata ancora ritrovata, nonostante le ricerche che sono state subito avviate dai carabinieri e che continuano tutt’ora senza sosta.

E’ probabhile che la vettura usata sia stata rubata e per questo non è stata abbandonata sul posto. Il violento gesto, infatti, ha fatto scattare i sistemi d’allarme e le pattuglie dell’Arma sono arrivate al centro commerciale in pochi minuti, ma il pur breve vantaggio è bastato ai ladri-vandali per dileguarsi nella notte.

Tuttavia nello scontro con la vetrata anche la loro macchina ha riportato qualche danno e perso alcuni frammenti, reperti che i carabinieri hanno raccolto e che, analizzati dal reparto scientifico, porteranno all’individuazione del tipo di auto utilizzata, primo passo verso l’identificazione dei responsabili del furto e, soprattutto, del grave danneggiamento. 

Lo sfondamento della vetrina, infatti, ha procurato ai locali del negozio un danno di entità molte volte superiore al valore dei telefonini rubati, oltre ad aver suscitato una profonda impressione nella comunità torritese, certo non avvezza a fare i conti con una microcriminalità che non si scrupoli ad usare metodi violenti pur di accaparrarsi un bottino anche di modesta enità.