di LAURA VALDESI

Siena, 12 gennaio 2014 - Consiglieri a nudo. Quanto guadagnano, l’auto posseduta, gli appartamenti e i terreni di cui dispongono. Le quote azionarie, gli incarichi ricoperti con oneri che pesano sulle spalle della finanza pubblica. Documenti e dichiarazioni che mostrano gli eletti nel massimo consesso cittadino senza veli. Lo prevede la legge ma, in verità, nessuno di loro si è fatto pregare per fornire i dati. Anzi. C’è chi ha inserito elementi facoltativi e persino il quadro relativo ai familiari.

Ad esempio Luciano Cortonesi (Nero su Bianco), Pasquale D’Onofrio (Sel) e Michele Pinassi (M5S). Una foto, pubblica, che li rende più trasparenti. Magari qualcuno punta sulle azioni. E’ il caso del presidente del consiglio comunale Mario Ronchi (Pd) ma anche di Laura Sabatini (Siena Cambia). Il primo ‘denuncia’, fra l’altro, 1400 Deutsche Telecom, 40000 Bmps, oltre 21mila Tiscali. Il ‘faro’ del Laboratorio di Ematologia coagulazione delle Scotte allega alla dichiarazione dei redditi un riepilogo dove figurano, tra gli altri titoli, Alitalia ed Enel.

Ma anche Pietro Staderini (Moderati di centrodestra), che di Ronchi è vice, ha diverse quote della Rocca ed è il solo, fra i colleghi in consiglio, a segnalare il possesso di un camper. L’affetto per la Banca della città — dove magari molti hanno lavorato, vedi Pasqualino Cappelli (Siena Cambia) — fa sì che nel ‘portafoglio’ di numerosi eletti (compreso Alessandro Trapassi: 44.748) figurino titoli del Monte. Non ne ha invece di alcun tipo la 28enne Carolina Persi, capogruppo Pd.

Possiede però un appartamento a Siena e guida una Matiz del 2009. Certo è che il mattone, unitamente ai terreni, rappresenta il bene di punta per la maggior parte di consiglieri. Basta scorrere, ad esempio, la dichiarazione di pubblicità della situazione patrimoniale di Massimo Bianchini (Nero su Bianco) — ne ha a Siena, Monteriggioni e Castelnuovo —, ma anche del chirurgo Eugenio Neri (Siena Rinasce) che possiede il 33,3% della Campriano srl. Tutte e quattro senesi le proprietà di Marco Falorni (Impegno per Siena) che si muove in famiglia con due vetture, entrambe Toyota: una del 2003, l’altra del 2011. Le macchine: ecco un’altra voce su cui è facile posare l’occhio.

Se Rita Petti gira con una Panda del 2005, Gianni Porcellotti (Pd) ha scelto una Mitsubishi, Massimiliano Bruttini (Pd) la Nissan Quashqai. Lorenzo Di Renzone (Siena cambia) ha sei proprietà fra Siena, Asciano e Monteriggioni, si muove con una Volvo XC90 del 2006 ma ha anche un’Opel Astra del 2001 e una Fiat 500 del 2009. Numerosi i consiglieri con beni immobiliari anche in comproprietà, da Laura Vigni (1 casa propria a Siena, un’altra e un box al 50%, sempre in città), all’ex vice sindaco Mauro Marzucchi (Siena Futura). Quest’ultimo dichiara un appartamento e un box a metà con la moglie, guida una Audi A4sw del 2005.

Curiosità? C’è da sbizzarrisi. Simone Vigni, che invece non possiede alcun appartamento (così come i giovani Alessandro Cannamela di Sel e Giulia Periccoli del Pd), segnala di aver preso 20,32 euro lordi per il 2012 come membro della commissione urbanistica del comune di Chiusi, mentre ne ha avuti (sempre lordi) 20.777 per sedere nel cda di Mps immobiliare.