Tommaso Strambi - Salvatore Mannino

ABBADIA SAN SALVATORE (Siena), 25 novembre 2013 - UNA PUNIZIONE alla Del Piero. Quel pallone che si alza da terra e, con una traiettoria perfetta, s’infila alle spalle di difesa e portiere. Matteo Roghi, 14 anni, pur essendo un difensore centrale, aveva il piede giusto per i calci piazzati. «Gol», gridano dalla panchina e in campo. I compagni lo abbracciano. Ma all’improvviso Matteo si ferma e si accascia sul prato. È la triste fine di un piccolo campione, stroncato sul campo. A nulla è servito l’intervento immediato dei sanitari del vicinissimo ospedale e i tentativi di rianimarlo con il defibrillatore

 

DOVEVA essere una domenica di sport e di festa quella di ieri a Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata, al confine tra le province di Siena e Grosseto. In campo i giovanissimi della squadra locale ‘Amiata’ contro i coetanei di Foiano della Chiana (Arezzo). Il Foiano, la squadra di Matteo, è sotto di un gol e manca una manciata di minuti al triplice fischio finale, quando l’arbitro decreta la punizione per un fallo. Matteo c’è. Come sempre. Uno sguardo con il mister, Giovanni Goracci, e va sul pallone. Gol. Matteo salta dalla gioia poi all’improvviso si accascia sul prato. Mister Goracci, un passato nel Pescara di Galeone, capisce subito e si precipita sulla ‘sua’ giovane promessa. Il battito al polso c’è. Flebile, ma c’è. Eppure Matteo non risponde. Sugli spalti ci sono un’infermiera e un volontario del 118. 

 

Immediatamente praticano un massaggio cardiaco, ma Matteo non risponde. Pietrificati sono i compagni di squadra e gli avversari. In pochissimi secondi sul posto arriva il personale del 118, provano con il defibrillatore e con tre iniezioni di adrenalina. Eppure il cuore non riparte. Matteo viene caricato sull’ambulanza, diretta verso il vicino ospedale di Abbadia, ma ormai non c’è più nulla da fare. I medici non possono far altro che constatare il decesso. Forse una malformazione mai individuata? Lo dirà l’autopsia che il magistrato di turno, Fabio Maria Gliozzi della Procura di Siena, ha disposto. Matteo aveva fatto la visita medico sportiva lo scorso febbraio, ma quel controllo non aveva evidenziato nulla. Adesso il magistrato ha disposto l’acquisizione del referto.
 

ISCRITTO al primo anno di ragioneria, Matteo Roghi, era un figlio d’arte. Il padre, Cristiano, per molti anni ha indossato la maglia del Foiano, squadra già colpita da un lutto simile nel 2007, quando a rimanere fulminato in campo da un malore fu Teddy Bartoli 22 anni. Faceva sognare, Matteo, con il pallone al piede. Soprattutto la sua mamma, Samanta. Quando ieri mattina è arrivata la telefonata, lei e il marito sono saliti subito in macchina per andare a riprendersi il loro ragazzo. Non sapevano che il suo cuore aveva smesso di battere per sempre. Una tragedia difficile da superare e da raccontare alla sorellina di Matteo, che ha solo dieci anni. Era il suo mito.