Siena, 19 ottobre 2013 - Che il tartufo sia un tubero di grande pregio e di conseguenza un prodotto molto costoso, nessuno lo mette in dubbio. Ma, che qualche - al momento - ignoto cercatore di tartufi per annientare la concorrenza, addirittura si spinga fino a fare una strage di cani da tartufo cospargendo nel terreno micidiali sostanze velenose, questo non è accettabile.

Eppure, stando a quanto è accaduto in questi giorni nelle campagne nell'hinterland del Comune di  Montepulciano sembrerebbe proprio che questo sia accaduto. Infatti, sono oltre una decina i cercatori di tartufi, che si sono presentati in questi giorni, in parte alla Caserma di Montepulciano del Corpo Forestale dello Stato, in parte a quella dei carabinieri della cittadina poliziana e altri alla caserma dei carabinieri della Stazione Termale di Chianciano per denunciare la morte per avvelenamento dei loro cani, avvenuta durante una battuta per la ricerca del prezioso tubero.


Stando alle notizie che circola nella cittadina poliziana i cani sarebbero rimasti avvelenati durante la ricerca dei tartufi effettuata proprio vicino alle arie riservate alla raccolta dei tartufi, le cosi dette "tartufaie" in queste zone i cani avrebbero mangiato sostanze avvelenate che ignoti hanno cosparso sul terreno.


SI TRATTEREBBE di un cocktail - a detta di alcuni cercatori di tartufi - preparato con antiparassitari e insaporito con della carne,  il tutto nascosto sotto le foglie secche che cadono dalle piante in maniera che il cane attirato dal profumo della carne e dal sapore mangia i bocconi avvelenati mentre il cocktail di sostanze con cui è stata intrisa la carne gli provoca la morte quasi istantanea.


Ciò che ha fatto pensare ai cercatori di tartufi che si possa trattare di qualche persona che voglia in qualche modo l’esclusiva nella ricerca dei tartufi in quelle zone è stato il fatto che, all’interno delle riserve delle aree riservate alla raccolta dei tartufi, non si sono verificati decessi dei cani per avvelenamento.


Sulla strage dei poveri animali stanno indagando le forze dell’ordine, in particolare gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Montepulciano competente per territorio che sta raccogliendo elementi per risalire agli autori che hanno provocato la morte di una decina di cani.