di Paola Tomassoni 

 

Siena, 25 luglio 2013 -Mai confondere l’acqua con il vino, tantomeno annacquare il vino. Ma gli elementi naturali sono comunque fonte di vita e tanto più d’economia in una terra che fa dell’acqua la sorgente di salute e del nettare di Bacco il motore di una provincia che fa godere il mondo. Allora Siena e la sua provincia non potevano che accogliere a braccia aperte l’'Arcobaleno d’estate', grande contenitore di eventi che riempirà e andrà in scena il prossimo 24 agosto in tutta la Toscana, un’iniziativa ideata da La Nazione e subito sposata dalla Regione (che ieri l’ha presentato all’Enit a Roma).
 

Una notte di colori, per tutti i gusti e con tutte le sfumature di chi ha voglia di cancellare il bianco e nero di una crisi che attanaglia l’economia e i territori. Questo l’entusiasmo con cui ieri, nella sede della Provincia (con l’assessore Anna Maria Betti, foto a sinistra), è stata accolta l’idea dai rappresentanti delle istituzioni territoriali, di categoria ed economiche. Del resto si tratta solo di 'mettere il cappello' - quello striscione a più colori appunto che sarà il logo della giornata - ad eventi culturali, artistici, gastronomici che, da sempre, allietano le campagne e i piccoli borghi senesi, soprattutto nella bella stagione.

Con una sorta, però, di 'fil rouge' (nel caso in questione più appropriato è l’arcobaleno) che unirà la serata del 24 agosto: come dall’appennino alla costa toscana, così dalla Valdelsa alla Valdorcia passando per Siena. Se il litorale, dunque, propone un tuffo fra le onde in compagnia, ecco il senese invocare la convivialità sempre in uno specchio d’acqua, quelle delle tante piscine termali che fanno della nostra provincia la più salutistica e rigenerante del Bel Paese. Le perle in tal senso ci sono e sono solo in attesa di aprirsi, anche di sera, agli ospiti: da Rapolano (con Antica Querciolaia e San Giovanni) a Chianciano (il 10 agosto prossimo saranno inaugurate le nuove piscine), fino all’Orcia (con Bagni San Filippo).


Ma il tuffo nel senese non può che avvenire col bicchiere in mano, nella terra delle grandi Docg e dei calici di stelle. Così al primo vertice per promuovere e iniziare a disegnare lo scenario di festa, ecco subito l’abbinamento con il vino: il 24 agosto sarà caratterizzato da un brindisi lungo una notte intera. A Siena la festa potrebbe partire da piazza Salimbeni, luogo e immagine della città, all’ora del tramonto ma per dar inizio ad un nuovo orizzonte. Da qui agli altri comuni, con feste in piazza, nelle cantine, nei ristoranti dove un calice arcobaleno potrebbe essere offerto a tutti i commensali insieme ad un menu appositamente creato per la festa dei colori; cin cin poi nei musei che rimarranno aperti oltreorario (a Siena il Santa Maria della Scala e i Musei civici). E naturalmente a bordo piscina (termale o d’agriturismo), perché nel Senese mai la festa può esser detta tale senza aprir la bottiglia.
 

Si tratta ora di concretizzare un entusisamo che c’è e va di pari passo con la necessità di tornare a sorridere e colorare il mondo. L’arcobaleno sta per nascere anche a Siena, come sempre dopo la tempesta, a carpire quegli sguardi verso l’alto e verso una terra che da una vita e ovunque è miraggio di viandanti e visitatori. E intende continuare ad esserlo.