Siena, 22 giugno 2013 - Un’inchiesta infinita, una preliminare che si è protratta nel tempo più del previsto e costellata da "imprevisti" e alla fine tutti rinviati a giudizi. In estrema sintesi è la "storia" giudiziaria sul così detto "buco" (da 200 milioni di euro) dell’Università. Il gup Ugo Bellini alle 17.30 di ieri pomerigio dopo aver ascoltato le difese dei quattordici imputati (due nei mesi scorsi avevano optato per il patteggiamento) ha deciso che del fatto se ne occupino i giudici del dibattimento. Ha accolto, dunque le richieste del pm Antonino Nastasi e non ha differenziato le posizioni dei quattordici imputati nonostante che a ciascuno di loro siano mosse accuse differenti e fatti che sarebbero stati comessi in tempi diversi.

Il prossimo 22 ottobre quando si aprirà il dibattimento sono chiamati in aula Monica Barblan, Loriano Bigi, David Luciano Chiti, Paola Viviani, Stefania Viviani (questi tutti difesi dall’avvocato Fabio Pisillo), Lucio Brundu, Enzo Martinelli (difesi dall’avvocato Gianluca Tognozzi del foro di Roma), Carlo Bruni, Piero Tosi (avvocato Enrico De Martino), Antonio Maurizio Caronna (avvocati Guido D’Amelio e Maurizio Tiezzi), Silvano Focardi (avvocati Mauro Manzi e Francesca Ludetti del foro di La Spezia), Emilio Miccolis (avvocato Luigi De Mossi), Arnaldo Noli (avvocato Pier Matteo Lucibello del foro di Firenze) e Renato Pianigiani (avvocato Roberta Batelli). I fatti che verranno portati all’attenzione del tribunale sonorelativi al perido 2004-2007 e portano la Procura ad imputare all’allora rettore Tosi, a Caronna, Interi e Santinelli (questi ultimi due hanno già patteggiato) di aver presentato un bilancio dell’università da cui risultava un pareggio, ma così non era.

Un’accusa - "falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici" - che viene mossa anche ai revisori dei conti Martinelli, Brundu e Pianigiani e all’allora direttore amministrativo Bigi. Una situazione che, sempre secondo la Procura, si ripeterà nel tempo fino ad arrivare al momento in cui Silvando Focardi viene nominato rettore. E quest’ultimo deve anche rispondere di "falsità ideologica" insieme a Bruni (allora responsabile dell’ufficio economato incaricato dei procedimenti per le gare di appalto dell’Università), Chiti, Paola e Stefania Viviani e Monica Barblan. Un’accusa che viene loro mossa in relazione al contratto di cessione (era il 4 giugno del 2008) della gestione del servizio bar e tavola calda presso l’ex ospedale psichiatrico San Niccolò. Il pm è convinto che non fu fatta alcuna indagine di mercato e non era stato contattato alcun altro soggetto e soprattutto non era stata fatta la gara di appalto così come previsto dal decreto legislativo 2006 numero 163.

 

di Cecilia Marzotti