di PAOLA TOMASSONI

Siena, 25 maggio 2013 - Nelle preferenze entrano in ballo motivazioni personali, idee, programmi e promesse più o meno fatte in campagna elettorale. Allora, alla viglia delle urne, chiediamo ai candidati sindaco perché il cittadino dovrebbe votare proprio loro?

Marco Falorni: «Perché Impegno per Siena è una lista civica vera, nata 7 anni fa e non da un mese e che si è sempre battuta sui temi importanti della città, purtroppo anche sempre avendo ragione. E sulla ragione di ieri, abbiamo la credibilità oggi per amministrare domani. Abbiamo un programma semplice, senza stupide promesse e invece cose mantenibili nel corso del mandato. E di fronte ad una classe dirigente del passato, imperniata sul Pd ma anche su un centrodestra troppo compiacente, che ha fallito, solo un’opposizione seria e documentata ha le carte in regola per metter mano alla difficile ripresa. Noi garantiamo onestà e competenza e chiediamo il voto ai senesi perché la città torni ad essere orgogliosa della sua cultura, storia e presente».

Mauro Marzucchi: «Dovrebbe votarmi per l’esperienza, perché una volta eletto comincerò a lavorare già dal giorno stesso, per rimettere in piedi una macchina comunale immobile da un anno. Dovrebbe votarmi perché sono nato e cresciuto qui, perché conosco pregi e difetti di questa città e tutti conoscono i miei. Perché tutti promettono un Comune aperto e io sono dieci anni che ricevo gente dandomi da fare per tutti nel rispetto della legge. Siena Futura ha un programma sintetico e completamente possibile».

Laura Vigni: «Il mio è un voto per un vero rinnovamento della morale politica cittadina, per un futuro in cui i giovani siano premiati per il merito e non debbano ricorrere a raccomandazioni. Per una città più solidale, attenta ai bisogni di tutti e non solo di chi lavora in Banca. Per un Comune più presente sui problemi e che non lasci indietro pezzi di città trascurata. Per un Comune più attivo, che sappia coordinare lo sviluppo e dare futuro alla città».

Eugenio Neri: «Votino me perché queste sono le vere amministrative: bisogna premiare chi ha fatto bene e mandare a casa chi ha fatto male. Siamo a votare l’amministrazione comuanle, quella macchina che ha bsiogno di essere strutturata per mettersi finalmente al servizio del cittadino. Il mio è un tentativo serio, responsabile di introdurre un metodo di lavoro che nella vita professionale è orientato alla prudenza, oculatezza, dinamicità e praticità, e soprattutto diretto alla radice del problema».

Bruno Valentini: «Penso di poter essere votato perché un minuto dopo essere stato eletto sono in grado di fare il sindaco. Perché pur nella diversa realtà di Monteriggioni, ho dimostrato di saper far funzionare un Comune con costi moderati, rendendo trasparente il funzionamento dell’organizzazione e stimolando l’occupazione. Sono convinto che chi pensa che Siena sia finita non conosce i senesi e anche di poter essere io la leva che tira fuori il meglio dai senesi. Garantisco radicale ricambio della classe dirigente, perché è quello che ho già messo in atto a partire dalle primarie. Rappresento la buona storia amministrativa di una città che è stata tradita e ora può rimettersi in carreggiata. Con me c’è anche questa certezza: non potrei mai fare l’errore di Grillo dell’altra sera definendo i senesi maremmani».

Alessandro Corsini: «Perché votarmi? Perché sono l’unica persona in questa corsa che ha l’apertura mentale necessaria, voglia di fare, freschezza di modi, di ragionare e vedere la città, che mi rendono diverso da tutti gli altri. Per l’approccio mentale dunque: sono convinto che per fare il tanto di cui questa città ha oggi inderogabilmente bisogno occorra avere una testa aperta. E, infine, conto sull’intelligenza dei senesi, perché questa volta bisogna capire e cambiare».

Enrico Tucci: «Ci proponiamo per il governo della città in netta e definitiva contrapposizione al sistema Siena, egemonizzato dal Pd con la acquiescenza dell’opposizione. Abbiamo una lista composta da persone perbene, competenti, di varia estrazione politica, accomunate dall’amore per Siena, pronte ad amministrare il Comune. Siamo cittadini liberi, senza condizionamenti da parte di partiti, lobby, consorterie e associazioni più o meno riservate. Le nostre parole d’ordine sono: legalità, trasparenza, partecipazione, merito e competenza. Tutti se ne riempiono la bocca, noi siamo in grado di metterle in pratica perché non abbiamo nè padrini nè padroni. La partitocrazia ci ha rovinato, ora tocca ai Cittadini. Riprendiamoci Siena!».

Michele Pinassi: «Devono votarmi se vogliono che il Comune venga gestito da un cittadino come loro: una persona onesta, umile, che ha una professionalità e tanta determinazione nel voler far rinascere Siena. E lo vuole fare attraverso la partecipazione di tutti i cittadini, che vogliono nuovamente tornare a gestire la propria città e non delegare ancora a questa massa di ‘esperti’ incompetenti che l’hanno distrutta. Sicuramente sarà impossibile fare peggio e sarebbe bastato poco per fare meglio».