Siena, 10 maggio 2013 -IL TRIBUNALE del Riesame non ha ancora fissato la data in cui si terrà l’udienza per discutere il ricorso presentato dai pm che coordinano le inchieste sulla passata gestione di Mps (Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso) contro la decisione del gip Ugo Bellini di non confermare il sequestro preventivo d’urgenza richiesto nei confronti della banca d’affari giapponese Nomura (1,8 miliardi di euro) e degli ex vertici e degli ex vertici del Monte (complessivamente per 14,5 mln).
 

Secondo fonti vicine all’inchiesta i sostituti procuratori avrebbero presentato appello (un ricorso di 40 pagine) solamente per la parte relativa di sequestro preventivo a fini impeditivi e di confisca per Nomura (1,7 miliardi depositati da Mps a favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento ricevuto e 88 milioni di commissioni occulte percepite dallo stesso istituto giapponese).
 

I MAGISTRATI hanno, invece, deciso di non appellarsi contro il no del gip Bellini al sequestro preventivo ai fini di confisca nei confronti dell’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari (2,3 milioni), dell’ex direttore generale Antonio Vigni (9,9 milioni) e di Gianluca Baldassarri (2,2 milioni). Su questo punto sarebbe stata fatta «una valutazione diversa» che avrebbe portato i magistrati alla decisione di non appellarsi al
riesame.