Siena, 9 ottobre 2012 - L'Assemblea straordinaria dei soci della Banca Monte dei Paschi di Siena, riunitasi questa mattina, ha approvato la delibera sulle modifiche allo statuto con cui vengono attribuiti al cda poteri per la cessione di rami d'azienda senza passare per l'assemblea e il potere di deliberare, su proposta del presidente, la nomina e la revoca dei responsabili delle strutture che fanno riferimento diretto al consiglio. Favorevoli il 99,15% dei votanti. Prima dell'inizio della discussione il presidente Alessandro Profumo aveva annunciato la rinuncia alla possibilità di nominare i responsabili di strutture a riporto diretto del Cda, cedendo a Fabrizio Viola questo incarico.

 

L'Assemblea ha delegato il Cda della Banca a decidere i tempi e i modi dell'aumento di capitale da un miliardo di euro, con esclusione del diritto di opzione, già deliberato dai soci del Monte nella precedente assemblea. La decisione è stata presa a maggioranza (oltre il 98% dei presenti). L'aumento di capitale, secondo quanto deciso dal Cda, verrà eventualmente fatto entro il 2015, prima della chiusura del Piano industriale 2012-2015, ma la delega al Cda è fissata per cinque anni. Il voto sul primo punto all'ordine del giorno è stato più lungo del solito: la massiccia presenza di azionisti ha messo a dura prova le tecnologie.

 

Non tutti i presenti sono stati dotati di 'Televoter', l'apparecchio che consente il voto elettronico, andato esaurito, e quindi c'è stata la necessità di una verifica in più per chi era rimasto senza e ha potuto votare solo con procedure manuali.

 

IL VOTO FAVOREVOLE DI MANCINI - La Fondazione Mps ha operato e opererà sempre con il fine di preservare l'indipendenza strategica della Banca e, fermo restando l'obiettivo prioritario della difesa del proprio patrimonio, fara' quanto in suo potere per salvaguardare lo storico legame della Conferitaria con il territorio". Lo ha detto il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, nel corso dell'intervento all'assemblea degli azionisti di Banca Mps. Quanto alla delibera, con la quale vengono attribuiti al cda poteri per la cessione di rami d'azienda senza passare per l'assemblea e di deliberare, su proposta del presidente, la nomina e la revoca dei responsabili delle strutture che fanno riferimento diretto al cda, Mancini ha annunciato il voto favorevole. "Tali modifiche - ha proseguito - fanno chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità di azionisti, amministratori e management: da un lato fornendo al CdA maggiori funzioni di gestione, dall'altro, in coerenza con la recente scelta fortemente voluta dalla Fondazione di istituire la figura dell'Amministratore Delegato, assegnandogli le deleghe operative necessarie per una banca moderna, quotata e non locale".

 

VIOLA: "VELOCIZZARE LE DISMISSIONI DELLE PARTECIPAZIONI" - ''Il Monte dei Paschi ha un portafoglio piuttosto articolato. Visto che siamo in una situazione in cui il capitale è scarso, è fondamentale nell'ambito del Piano industriale accelerare il processo di dismissioni delle partecipazioni''. Lo ha detto l'ad Fabrizio Viola rispondendo a un azionista nel corso dell'Assemblea straordinaria in corso a Siena. ''Abbiamo già attivato alcune dismissioni, anche se le condizioni di mercato non sono proprio favorevoli, ma la volonta' non e' in discussione'' ha concluso Viola.

 

PROFUMO. "NON TAGLI MA RIDUZIONI" - "I 4600 esuberi non sono tagli ma una riduzione di organici". Lo ha puntualizzato il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, nel corso della conferenza stampa seguita all'assemblea degli azionisti. L'unica riduzione riguarda cento dirigenti. Le riduzioni riguardano in parte cessioni di rami d'azienda, turn over naturali, pensionamenti. Il futuro che noi immaginiamo per la banca è quello descritto dal piano industriale, una banca che abbia avuto la capacita' di rimborsare i bond governativi che ci vengono dati e che avra' la capacita' di stare sul mercato in modo autonomo e avra' la capacita' di attrarre talenti e di farli crescere come ha sempre fatto nella sua storia".