Siena, 9 ottobre 2012 - Assemblea straordinaria dei Soci di Banca Monte dei Paschi di Siena, convocata per l'approvazione di alcune modifice allo statuto. 'Trattativa e accordo - No esternalizzazioni', 'Mortificare i lavoratori a chi giova?'. Sono alcuni dei cartelli esposti dai lavoratori-azionisti presenti all'interno dell' Assemblea.

 

All'esterno della sede, i sindacati hanno protestato. Contestano in particolare l'esternalizzazione dei servizi di Back Office, che porterebbe all'uscita di circa 2.300 dipendenti, e l'intero Piano industriale 2012-2015 predisposto dal presidente Alessandro Profumo e dall'ad Fabrizio Viola, che in totale prevede 4.600 uscite.

 

''Siamo qui sia per votare, con l'Associazione dei lavoratori-azionisti, contro le modifiche allo statuto - spiega Antonio Damiani della Fisac/Cgil -, perché siamo contrari al taglio e alla concentrazione dei poteri in mano al Cda in particolare per quanto riguarda fusioni e incorporazioni. Un sistema che prefigura la volontà di velocizzare procedure di precarizzazione''. Poi, continua Damiani, siamo contro l'aumento di capitale di 1 mld, ''al buio'', e le esternalizzazioni ''sulle quali l'azienda ha rotto il tavolo delle trattative nonostante noi avessimo presentato delle alternative che tenevano conto della riduzione dei costi. E' chiaro che l'esternalizzazione dei servizi è ormai solo un obiettivo politico''.

 

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE BMPS, PROFUMO

 

''Non conosciamo assolutamente e non abbiamo la benché minima idea di chi potrà sottoscrivere l'aumento di capitale''. Lo ha detto il presidente di BMps, Alessandro Profumo, nel corso dell'assembla straordinaria. ''L'azionista ideale non è un socio industriale perché non vogliamo vendere la banca. Allo stato attuale l'aumento di capitale secondo noi è necessario'' però, ''non lo prevediamo a breve''. Ha aggiunto Profumo.

 

''Dal punto di vista del Cda - ha continuato il presidente - l'obiettivo è mantenere la piena e totale autonomia perché riteniamo di avere dimensioni, capacità e forza per mantenere il nostro marchio di indipendenza. Riuscirci sarà possibile solo se rispettiamo il piano di rimborso dell'intervento pubblico'' previsto entro il 2015, ha spiegato il presidente Profumo. ''Il nostro obiettivo è mantenere la Banca basata a Siena e deve passare attraverso la condivisione con altri di alcuni aspetti delle fabbriche: leasing, credito al consumo e parte delle attività amministrative''. 

 

TENSIONE DURANTE L'ASSEMBLEA

 

Tifo da stadio e anche lacrime all'Assemblea di Banca Monte dei Paschi di Siena dove piccoli azionisti e dipendenti-soci hanno cercato, inutilmente, di bloccare l'appuntamento, chiedendo a più voci il rinvio della stessa (il primo è stato il rappresentante di 'Azione Mps'), annunciando il loro voto contrario alla delega al Cda per l'aumento di capitale da un miliardo di euro, con esclusione del diritto di opzione. Un aumento di capitale, per altro, già deliberato dai soci del Monte nella precedente assemblea su proposta del presidente Alessandro Profumo e dell'ad Fabrizio Viola. Tra gli interventi, spesso sottolineati dagli applausi dei tanti presenti, quello di Francesco Sfregola: ''Ho investito 37 mila euro in titoli Mps ne sto perdendo oltre 20 mila'' ha detto senza riuscire a nascondere l'emozione. 

 

Applauditissimo anche l'intervento del rappresentante dell'Adamp, l'associazione che raccoglie i dipendenti-azionisti e pensionati-azionisti, e anche quello Romolo Semplici, che tra l'altro ha chiesto le dimissioni dei membri della Fondazione Mps, azionista che detiene la maggioranza relativa del Monte con il 34,9% del capitale, guidato da Gabriello Mancini. La Fondazione tre giorni fa aveva annunciato il voto favorevole alle modifiche dello statuto annunciate dal presidente Alessandro Profumo e dall'ad Fabrizio Viola. Dimissioni chieste anche da Francesco Giusti della Lega Nord che ieri sera aveva fatto un presidio davanti alla sede dell'Ente sul cui ingresso è stato esposto uno striscione con scritto 'via tutti'.

 

''Un solo uomo al comando - ha detto Pierpaolo Fiorenzani riferendosi a Profumo e Viola - mi ha sempre fatto paura''.
Anche lui, ex dipendente del Monte ed ex amministratore sia al Comune sia alla Provincia di Siena, ha chiesto il rinvio dell'assemblea e lo ha fatto prima di dire che i senesi ora ''il Monte lo stanno perdendo''. Alcuni azionisti hanno citato interviste e dichiarazioni dei vertici della banca degli ultimi mesi, molti hanno chiesto certezze per il futuro e criticato quanti invece intervengono per difendere le scelte del Cda. L'Assemblea, iniziata poco dopo le 9, continua con l'intervento di Mancini, presidente della fondazione Mps, che è stato contestato dai dipendenti-soci. Più volte interrotto, Mancini ha difeso la scelta della fondazione di appoggiare i vertici della banca e di votare sì alla delega al Cda per l'aumento di capitale da un miliardo.