Roma, 2 agosto 2012 -  Mano pesante della Procura federale nei confronti di Antonio Conte. Dapprima il no al patteggiamento  per il tecnico bianconero ed anche per Angelo Alessio, poi la richiesta - nel corso del dibattimento del processo sportivo sul calcioscommesse - della condanna a un anno e tre mesi di squalifica per Conte, su cui pende la doppia accusa di non aver denunciato le presunte combine delle partite Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena, entrambe disputate nella primavera 2011.


Stessa richiesta di pena, un anno e tre mesi di squalifica, e' stata formulata dalla Procura per Alessio, vice allenatore della Juventus deferito con le stesse accuse. Ed e' stata immediata la reazione del club bianconero, da parte dello stesso presidente Andrea Agnelli, che ha parlato di sistema "dittatoriale", del tutto "non adeguato", "paradossale" e "inaccettabile". Il presidente, sul sito web della societa' bianconera, ha detto "Constato che la Figc e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale".

"Per molto tempo e con grande senso di responsabilita' - ha proseguito Agnelli - la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli
illeciti li ha commessi. Questo e' paradossale e non puo' essere accettato".

 

Fonte Agi