Siena, 8 giugno 2012 - CHIUSA l’inchiesta sull’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano. La Procura non solo ha depositato le sue richieste al Gup (non ancora fissata la data dell’udienza preliminare), ma ha anche informato i consigli dell’ordine degli avvocati di Siena, Roma e Milano che «è stata esercitata l’azione penale» nei confronti di Giuseppe Mussari e di Raffaele Giovanni Rizzi. Il primo ai tempi dei fatti era presidente del Monte dei Paschi e il secondo responsabile dell’ufficio legale dello stesso istituto di credito. Un atto dovuto visto che sia Mussari, che Rizzi sono regolarmente iscritti nella loro qualità di avvocati ai rispettivi ordini professionali. I due legali all’inizio di questa delicata inchiesta erano stati indagati per «falsità ideologica commessa in atti pubblici». Inoltre Rizzi, insieme ad altri, anche di aver rivelato e utilizzato segreti d’ufficio. Alla chiusura delle indagini erano inevitabile che la Procura informasse i consigli dell’Ordine degli avvocati.
 

L’inchiesta su Ampugnano prese il via nel giugno del 2008 dopo un esposto da parte del Comitato contro l’ampliamento. L’allora sostituto aveva affidato tutti gli accertamenti del caso alle Fiamme Gialle. Inizialmente gli iscritti nel registro degli indagati erano 18. Dopo un’attenta valutazione da parte dei magistrati dei documenti depositati dai finanzieri la posizione di alcuni decadde e alla fine rimasero undici le persone sottoposte alle indagini. Tutti loro, secondo i pubblici ministeri, anche se con ruoli diversi e in momenti differenti, avevano in qualche modo preso parte alla trattativa privata con Galaxy Fund. A fronte di questo ecco spiegato il gran numero di reati ipotizzati.
 

SI VA dalla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici alla libertà degli incanti; dall’abuso d’ufficio alla rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e infine per alcuni dei quali oggi il pubblico ministero chiede il rinvio a giudizio viene ipotizzata perfino la «violazione di sigilli all’accesso abusivo del sistema informatico o telematico». Quest’ultimo reato emerse qualche tempo dopo le perquisizioni domiciliari e in alcuni uffici. In un caso furono apposti i sigilli ai computer. Secondo la Procura in tre si introdussero abusivamente nel sistema informatico violando il decreto di sequestro con l’intento di estrapolare e modificare files contabili.
 

Ora la privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano passa nelle mani del giudice dell’udienza preliminare. Sarà lui a dire se dovranno essere i colleghi del dibattimento ad occuparsi dell’inchiesta durata quattro anni e che ha visto alternarsi ben tre differenti sostituti procuratori della Repubblica.
R. S.