Siena, 5 giugno 2012 - L'ex ad di Unicredit, Alessandro Profumo, è stato rinviato a giudizio dal gup di Milano, Laura Marchiondelli. L'ex amministratore delegato di Unicredit e attuale presidente di Mps è accusato di dichiarazione fraudolenta aggravata da ostacolo alle indagini, nell'ambito di un'inchiesta su operazioni finanziarie che avrebbero permesso a Unicredit di pagare meno tasse.

Profumo, accusato di dichiarazione fiscale fraudolenta mediante altri artifici, per aver dato l'ok alle richieste di approvazione dell'operazione indirizzategli dagli uffici specializzati del suo gruppo, nega ogni addebito.

''Capisco che il Giudice per l'Udienza Preliminare non è il Giudice del merito e quindi aspetto fiducioso ed impaziente il giudizio pubblico, certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà quindi che essere riconosciuto come tale -  ha affermato in una nota  Profumo che ha anche aggiunto - In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo''.

Con lui sono stati rinviati a giudizio altri 19 imputati accusati di una presunta maxi-frode fiscale da 245 milioni di euro che sarebbe stata realizzata attraverso un'operazione di finanza strutturata chiamata Brontos.

Il processo per tutti comincerà il prossimo primo ottobre davanti ai giudici della Seconda Sezione Penale del tribunale di Milano. Secondo l'ipotesi formulata dal procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, Unicredit avrebbe realizzato una serie di operazioni con società lussemburghesi di Barclays per mascherare utile, facendolo figurare come dividendi di operazioni finanziarie, quindi soggette ad una aliquota fiscale più bassa.