Siena, 5 giugno 2012 - Nella sala del Capitano del popolo di Palazzo pubblico si è riunito il consiglio comunale di Siena: che ha bocciato la manovra di riequlibrio di bilancio 2012-2014. Un intervento strutturale consistente in 4 milioni di tagli che, secondo le intenzioni degli artefici, dovrebbe iniziare a staccare il Comune dalle erogazioni della Fondazione Mps per la spesa corrente. Nella realtà si tratta di un ‘piano’ da lasciare in eredità al commissario che dalla prossima settimana — nel caso in cui il sindaco Ceccuzzi non revocasse le dimissioni entro il 9 giugno — sarà chiamato a traghettare la città di Siena fino a prossime elezioni.  

 

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La votazione sull' assestamento di bilancio bocciato dal consiglio comunale di Siena conferma la fine della maggioranza uscita dalle urne solo dodici mesi fa e a questo punto tutto resta nelle mani del sindaco che ha tempo sino al prossimo 9 giugno per confermare le dimissioni rassegnate la notte dello scorso 20 maggio. Dimissioni che lo stesso sindaco Franco Ceccuzzi ha annunciato di confermare nel corso della discussione odierna in consiglio comunale.

Bocciato l'assestamento di bilancio del comune di Siena. La votazione del consiglio comunale, infatti, su 32 presenti i voti contrari sono stati 16 quelli favorevoli 14, mentre due consiglieri Corradi e De Risi non hanno partecipato alla votazione. Ancora una volta sono risultati determinanti i voti contrari di otto consiglieri 'dissidenti' della maggioranza (sette del Pd e una fuoriuscita dai Riformisti).

Ore 16.40: Prende la parola il consigliere Pd Davide Chiti che dopo aver richiamato «l'esistenza di un complotto» ha dichiarato il proprio voto favorevole. Interviene il consigliere del Pdl, Andrea Corsi, che nel dichiararsi «deluso dall'operato del sindaco, che comunque ringrazio per averci rivelato che a Siena esiste la 'Stasi' non come cognome ma come gruppo di persone che spiano altri, come accaduto al consigliere Falorni. Quindi a maggior ragione il mio voto non può non essere che contrario». Intervengono i consiglieri Luca Guideri (uno dei sette 'ribelli' del Pd, area ex Margherita) «votero' contro perche' e' stata tenuta segreta la lettera della Fondazione Mps»; il consigliere del Pd Andrea Nuti e Mario Nuti che, invece, annunciano il voto favorevole.

Ore 16.30: Prende la parola il consigliere del Pd, Lorenzo Brenci. «Mah!!! La verità e' che questa amministrazione cade per una congiura di Palazzo. E non per quello che e' successo negli ultimi venti anni, ma per quanto accaduto negli mesi dopo le nomine nel cda della Fondazione». Interviene la consigliera del Gruppo Misto Francesca Mugnaioli (una degli otto dissidenti della maggioranza) che dopo aver ironicamente «ringraziato il sindaco per essersi oggi accorto della mia presenza in consiglio comunale» e aver dichiarato di sentirsi delusa dagli «atteggiamenti subiti negli ultimi tempi» ha annunciato il proprio voto contrario.  

Ore 16.25: Prende la parola il capogruppo del Pd, Massimo Bianchi. «E' vero la città non dimentica» e ha rivendicato il tentativo compiuo prima della votazione sul consuntivo di «cercare dei punti di convergenza».
Quindi intervengono il capogruppo del Pdl, Alessandro Nannini e il consigliere Pdl, Enrico Tucci, «oggi e' stato fatto un aggiustamento virtuale. Questa classe dirigente deve cedere il passo e sono sicuro che i cittadini sapranno riconoscere le responsabilità. La giunta cade non per qualche congiura, ma per la sua incapacità».

Ore 16.15: Prende la parola il capogruppo di Sel Pasquale D'Onofrio. «A volte ci sono delle sconfitte che possono essere anche delle vittorie. Se si tiene fede ad un impegno di rinnovamento e di coerenza allora il prezzo da pagare può essere alto, ma da cui può nascere una nuova ripartenza per l'intera città». Interviene il consigliere del Pd, Fulvio Bruni. «Sono passati - afferma - solo quindici giorni dall'ultimo consiglio comunale. Non e' cambiato niente. Che ci sia una mozione di sfiducia pubblica o privata non conta, e' evidente che non stiamo discutendo di bilancio ma sull' accanimento nei confronti di una persona. Punto. Oggi abbiamo perso tutti. Nessun governo di salute pubblica, dobbiamo tirare una riga: la città deve sapere di chi e' la responsabilità. Basta».

Ore 16.05: Prende la parola il consigliere Gianluca Ranieri (uno dei sette 'ribelli' del Pd, area ex Margherita). «Molti consiglieri di maggioranza aleggiavano l'esistenza di una mozione di sfiducia. Cosa vuol dire aleggiava? Una mozione c'è o non c'è, tiriamola fuori, altrimenti si parla del sesslo degli angeli. La verità e' un'altra per cui annuncio il mio voto contrario». Interviene il consigliere delle Liste Civiche, Enzo De Risi. «Oggi finalmente il mio voto non e' determinante, per cui posso dire quello che penso veramente. Non ho nessuna intenzione di partecipare a questo teatrino, per cui non parteciperò al voto».

Ore 16: Prende la parola il consigliere Giancarlo Meacci (uno dei sette 'ribelli' del Pd vicino all'area Cgil) che, dopo essersi detto «dispiaciuto per gli attacchi e le accuse personali subiti negli ultimi mesi», ha annunciato il proprio voto contrario. Interviene la consigliera di Sinistra per Siena, Laura Vigni, «sono molto preoccupata sul futuro della Fondazione per l'operazione che si inizia a fare adesso, affrancare i bilanci comunali dalle erogazioni della Fondazione, non basterà. Bisogna cambiare di più, non credo che un assestamento di bilancio dell' ultimo minuto, per cui anche se mi ero astenuta sul previsionale, a questo punto non posso che votare contro».

Ore 15.50: Interviene il consigliere dell'Udc Sandro Senni. «La citta' ci sta guardando, tutti. Abbiamo assisito a tutto e di più tranne che ha un dibattito politico. I senesi attendono un progetto che purtroppo per lo loro dovrebbe uscire da quest'aula, ma non avviene. L'Udc ha deciso giorno addietro di votare un bilancio consuntivo, e adesso votara' a favore della manovra di assestamento, solo per evitare quello che sta invece ahimè accadendo». Prende la parola il consigliere Pietro Staderini (Pdl) che annuncia il voto contrario e chiede «come mai e' stata tenuta segreta la lettera inviata lo scorso 21 dicembre 2011 dalla Fondazione al Comune».

Ore 15.45: Iniziano le dichiarazioni di voto. Il primo consigliere comunale a prendere la parola e' il capogruppo di Siena Futura che annuncia il voto favorevole alla manovra di assestamento di bilancio, quindi intervengono Corradi (Lista per Corradi sindaco) che annuncia di non partecipare al voto. Subito dopo interviene Falorni (Liste Civiche) che annuncia un voto contrario sulla base di un intervento duro contro «le accuse e le parole 'pesanti' dentro e fuori quest'aula».

Ore 15.40: Il sindaco chiude il suo intervento. «Oggi - afferma Ceccuzzi - mi sento di ringraziare tutti i dirigenti e tutti i dipendenti che hanno lavorato alacremente per arrivare a portare in votazione questa manovra. Infine voglio ringraziare tutti i senesi per l'affetto dimostrato. Io non mi faro' anniettare, lottero' sino in fondo perche' appartengo alla parte migliore di questa città. Non capisco questo accanimento di una parte che ha già ottenuto una vittoria politica con le dimissioni del sindaco».

Ore 15.29: Interviene il sindaco Franco Ceccuzzi. «Ieri ho chiesto ai capogruppo di vederci informalmente. E in quella sede ho confermato che le mie dimissioni che saranno irrevocabili dal prossimo 11 giugno. Anche perché la maggioranza non esiste più e questa seduta lo conferma. Non solo c'e' una mozione di sfiducia e ringrazio il consigliere De Risi per averlo confermato con un grande atto di onestà intellettuale. E ringrazio per lo stesso motivo anche il consigliere Nannini (che pero' prende la parola e smentisce di averlo detto, ndr). E assurdo che ci sia un accanimento di queste proporzioni nei confronti di una persona. Solo perché si ha paura che possa essere ancora candidato. Bene, voglio tranquillizzare tutti non sono abituato a battaglie personali. L'anno prossimo parteciperò alla campagna elettorale al servizio del Partito Democratico come ho sempre fatto nella mia storia personale».

Ore 15.15: Prende la parola il vicesindaco Mauro Marzucchi. «Una breve replica in una giornata che segna l'inizio, non certo per nostra volontà, di una nuova campagna elettorale». Marzucchi ha proseguito ricordando i passaggi che «ci hanno portato sino a qui. A partire dalla votazione del rendiconto di gestione 2011 bocciato con 17 voti contrari e 15 a favore. Oggi portiamo una variazione dibilancio per far fronte anche alla necessita' di affrancare il bilancio dalle erogazioni della Fondazione. Mi spiega consigliere Ranieri come fa ad accusare il comune di dipendenza dalla Fondazione quando lei faceva parte della precedente amministrazione? Certo che li ha votati lei quelli atti, non certo quell' opposizione con cui oggi occhieggiate ma che ha sempre votato contro coerentemente. Mentre lei quegli atti gli ha votati».

Ore 14.30 - Dopo la pausa pranzo e' ripreso il consiglio comunale con gli interventi dei consiglieri comunali. In questo momento sta intervenendo il capogruppo del Pd, Massimo Bianchi. «Quello di oggi non e' un voto tecnico - dichiara - e' un voto contro una persona contro il sindaco. Quindi mentre in questa sala si assiste già a prove di nuove alleanze, allora caro sindaco e' davvero meglio restituire la palla a chi c'è l'ha data, ridiamo la parola ai cittadini con nuove elezioni».

 

ORE 12.55 Prende la parola il consigliere delle Liste Civiche Enzo De Risi «per rispondere alla domanda del consigliere Rocchi (che chiedeva se è vero che c'era una mozione di sfiducia al sindaco già firmata). Sì io l'ho firmata, ma con la mia le firme erano solo quattro, non diciasette».

ORE 12.50 Il presidente del consiglio comunale Alessandro Piccini ha annunciato che alle 13 la seduta sarà sospesa per un' ora per la pausa pranzo. Il presidente Piccini ha quindi dato la parola al consigliere del Pd, David Chiti, che ha lanciato un'appello «affinché sia approvato questo bilancio in modo che il commissario non proceda a tagli lineari con grave nocumento per la città. Infine ha ringraziato il sindaco Franco Ceccuzzi per il coraggio dimostrato in questo anno e di aver scelto di proporre un rinnovamento totale di una politica divenuta asfittica».

ORE 12.35 Interviene il consigliere comunale del Pd Mario Rocchi. Dopo aver chiesto una modifica sulla tassa di soggiorno per le persone separate e divorziate Rocchi ha chiesto ai consiglieri dell'opposizione di dire «la verita' e tirare fuori la mozione di sfiducia al sindaco già firmata prima dello scorso consiglio comunale, quando il bilancio consuntivo fu bocciato per la seconda volta. Sarebbe un atto di verità nei confronti della città e smaschererebbe questa farsa».

ORE 12.20 Interviene il consigliere del Pdl Enrico Tucci. «La chiamata fatta ora dal consigliere Corradi e' tardiva. Anche perché doveva farla il sindaco ma sino ad oggi non l'ha ancora fatta. Qui non c'e' nessuna discontinuita', il dissesto cui siamo arrivati oggi e' frutto di un' egemonia di una parte sull'altra. I risultati questa classe dirigente sono stati pessimi e sono sotto gli occhi di tutti. Serve una nuova classe dirigente. Il sindaco che uomo d'onore mantenga la parola e si dimetta».

 

ORE 12 Prende la parola il consigliere comunale Gabriele Corradi, ex candidato sindaco per le liste civiche. «Sapete cos' e' successo? La maggioranza uscita dalle urne solo dodici mesi fa si e' sciolta come neve al sole. Già perche' lo scorso 18 marzo c'era un sole incredibile (quel giorno ci furono le nomine della Fondazione per il cda di Banca Mps, ndr). E quel sole ha sciolto proprio la maggioranza. Facciamo in modo che le delibere siano approvate e poi facciamo in modo che il sindaco prima dell'undici faccia un ultimo, estremo, tentativo per metterci tutti intorno a un tavolo per riscrivere le regole e poi si vada alle elezioni non più rinviabili», questo l'appello lanciato da Corradi.

 

Ore 11.50  Interviene il consigliere comunale del Pdl Pietro Staderini. «Se le erogazioni della Fondazione fossero stati destinati per gli investimenti e non per le spese correnti oggi non saremmo qui a dover discutere di una manovra di assestamento da quattro milioni di euro. No, non ci siamo. Non le opposizioni non possono condividere le impostazioni dell' attuale esecutivo, soprattutto perche' si fanno ricadere gli errori delle scelte compiute sui cittadini. Siamo preoccupati perché la città e le istituzioni chiedono rinnovamento rispetto ad un modus operandi seguitoo sino ad oggi. No, e' troppo tardi. Serve un cambiamento totale, vero non di facciata, magari sventolando lo spauracchio del commisariamento».

 

ORE 11.40  Prende la parola il capogruppo di Sel Pasquale D'Onofrio. «Basta con questa farsa. Perché oggi cadiamo non per un atto tecnico ma per un atto politico perché già prima dello scorsa seduta e della seconda bocciatura del bilancio e' stata firmata da 17 consiglieri una mozione di sfiducia. Esiste? Vi chiedo di tirarla fuori. Fatelo soprattutto voi consiglieri dell'opposizione che vi ergete a paladini della legalita'. A me interessa conoscere le scelte razionali compiute in questo anno di amministrazione. E poi ci dovremmo spaventare dei fenomeni di antipolitica? No quella e' politica in cerca di politica. Il nostro compito e' fare entrare il merito nella politica. Se dobbiamo fare qualcosa per la città cambiamo le regole e mandiamo a casa la Fondazione perché sino ad oggi non ha fatto il suo dovere. Non ha controllato la banca, al contrario si è  fatta governare dalla Banca».

 

ORE  11.25 Prende la parola il capogruppo di Siena Futura Marco Fedi. «Caro Presidente, personalmente non ho bisogno di ribadire tutte le volte che sto dicendo la verità. Perche' quando faccio una cosa lo faccio con tutta lza mia onesta' e integrità. E sono convinto che i cittadini un'idea su chi siamo e come siamo lo sanno perfettamente. Non c'è bisogno di ribadire tutte le volte che dobbiamo dire la verità. E comuque questa manovra di assestamento non può non essere non approvata, perche' altrimenti la città ne avra' grave nocumento».

ORE 11.10  «Non possiamo accettare il ricatto che oggi ci viene fatto dalle associazioni di categoria e dai sindacati. Serve un ritorno all'etica dei comportamenti in politica». Con queste parlole si e' appena concluso l'intervento della consigliera di Sinistra per Siena, Laura Vigni.
Dopo la Vigni ha preso la parola il consigliere delle Liste Civiche Marco Falorni. «Se la lettera della Fondazione fosse stata resa nota prima probabilmente il preventivo 2012 non sarebbe stato votato e probabilmente avremmo avuto anche un consuntivo modificato in funzione di quanto scritto dalla Fondazione. Non e' che la manovra di assestamento e' stata disposta dopo l'udienza davanti alla Corte dei Conti dello scorso 22 maggio? Quindi ogni modifica di bilancio ad oggi non può essere aprrovata», le parole pronunciate dal consigliere Falorni

ORE 10.58  Dopo l'intervento del vice sindaco e assessore al bilancio del Comune di Siena, Mauro Marzucchi, che ha illustrato la manovra di assestamento di bilancio nel biennio 2012-2014, e' iniziata la discussione del consiglio comunale. Tra i primi a intervenire la consigliera Francesca Mugnaini (ex Riformisti) e Gianluca Ranieri (Pd) entrambi tra gli otto 'ribelli' che nelle due precedenti sedute consiliari avevano votato contro il bilancio consuntivo 2011. In particolare Ranieri ha chiesto al sindaco Ceccuzzi perche' non aveva reso noto al consiglio la lettera della Fondazione MPS che evidenziava l'impossibilita' ad erogare le somme a favore del Comune se non dopo aver «chiuso i contratti con le banche creditrici».

ORE 9.49 Prende il via in questo momento il consiglio comunale di Siena. All'ordine del giorno la discussione e l'approvazione della manovra di assestamento di bilancio per il biennio 2012-2014. Una manovra che prevede una sforbiciata alle spese per 4 milioni di euro nei tre anni. Ma restano forti le tensioni all'interno della maggioranza con 8 'ribelli' (sette del Pd e una fuoriuscita dai Riformisti) molto critici nei confronti della giunta guidata dal sindaco Franco Ceccuzzi. E proprio il primo cittadino, che lo scorso 20 maggio  ha presentato le dimissioni al segretario generale del Comune, ieri sera ha lanciato un appello: 'Confermerò le mie dimissioni, ma almeno votate il bilancio'.