Siena, 5 maggio 2012 — Ad allenare Lampante sarà un giovanissimo. Un fantino-ragioniere, Alessandro Colombati da Ronciglione. “Prima di dedicarmi a tempo pieno alla mia passione per i cavalli ho preso il diploma”, racconta con un pizzico di orgoglio. Male non fa: per emergere in Piazza servono umiltà, impegno e serietà. Più, ovviamente, doti naturali. Ma anche un pizzico di preparazione a tutto tondo non guasta.


A far parlare è stato il suo cambio di scuderia: Colombati è infatti passato da quella, gettonatissima dalle dirigenze, di Andrea Mari, ai box (altrettanto ben riforniti di mezzosangue da Piazza) di Massimo Donatini. “Quando è arrivata la telefonata di Massimo, Andrea ha capito che non potevo dire no. Perché era un ritorno a casa. Qui sono infatti arrivato nel 2009 muovendo i primi passi. Mi avevano dato una grossa opportunità», spiega il fantino che ha corso il palio a Bomarzo.
Avevi iniziato la stagione da Mari, però...
“Certo. A settembre sono andato da lui. E’ stato un toccasana. Mi ha dato tanti consigli, trattandomi come un fratello. Sono più allenato e preparato anche se di strada da fare ne ho ancora tanta”.
Adesso hai 21 anni: dove vuoi arrivare?
“A vincere il Palio, sennò che ci sto a fare a Siena! Per ora imparo, resto con i piedi per terra. Cerco di migliorare. Devo continuare come oggi (si riferisce alla rimonta con Pazzoso, ndr), mettendomi in mostra”.
Hai una grossa responsabilità: monterai Lampante. Che finora non ha troppo brillato.
"E’ vero, inutile nasconderlo. Ma è in fase di crescita. Non serve che sia al top in questo scorcio di stagione. Il 2 luglio sarà lì a combattere il Palio. Adesso si prepara per Ferrara, ha già l’ingaggio”.
E Colombati, invece, com’è messo con i paliotti?
“Di sicuro corro a Bientina per Guerrazzi”.
Laura Valdesi