Siena, 29 febbraio 2012 - Una porta si è staccata e volata via lunedì sera da un Eurostar, in prossimità di Chiusi in provincia di Siena, nel tunnel della Casella, mentre viaggiava a 250 Km all'ora: a rendere noto l'episodio è il sito dei macchinisti riuniti in 'Ancora in Marcia'.

Secondo quanto poi oggi riporta 'Repubblica', per Ferrovie il treno, Frecciargento 9482, partito da Roma e diretto a Brescia, sarebbe stato danneggiato dai No Tav: "è un fatto che il Frecciargento sia proprio quello imbrattato dai manifestanti No Tav, durante la protesta di lunedì alla stazione di Roma".

Tragedia solo sfiorata, dunque, perché la porta è finita sui binari senza provocare danni a persone o cose o ad altri treni. Dopo l'incidente la circolazione sulla linea e' stata interrotta per le necessarie verifiche e il traffico tra Roma e Firenze deviato sulla linea lenta. I viaggiatori diretti a Brescia hanno proseguito il viaggio, con oltre due ore di ritardo, su un'altro treno, dopo aver raggiunto lentamente Arezzo. Ferrovie ha aperto un'indagine interna.

Sull'episodio la Procura di Montepulciano ha aperto un'inchiesta e l'Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria) ha compiuto un sopralluogo sul posto per acquisire elementi utili. L'eurostar era partito da Roma alle 18.40 di lunedi' e sarebbe dovuto arrivare a Brescia alle 21.55. Il suo viaggio si e' fermato nel tunnel della Casella intorno alle 19.50, orario in cui il macchinista ha lanciato l'allarme agli uffici della polfer di Arezzo.

Il treno viaggiava a 250 km/h, quando in galleria si e' sentito un frastuono di lamiere: era una porta dell'ottava carrozza che si sganciava, schiantandosi sulla fiancata della carrozza di coda, e volando infine sui binari.

La linea e' rimasta bloccata per due ore per i rilievi degli agenti di polizia ferroviaria e i tecnici di Ferrovie. Solo dopo aver accertato l'assenza di feriti, il Frecciargento 9482 AV e' ripartito verso la stazione di Arezzo, dove i passeggeri sono stati trasferiti su un treno sostitutivo.

''E' un incidente che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno - denuncia in una nota l'associazione dei macchinisti 'Ancora in marcia', che ha divulgato la notizia - che Trenitalia deve ancora lavorare molto sulla sicurezza (magari risparmiando sulle pubblicita' ed i lustrini). Ma anche che l'Ansf deve imporre misure piu' severe per la manutenzione delle porte dei treni, il ministero dei Trasporti deve intervenire su questo grave fenomeno e che la magistratura deve iniziare ad individuare le eventuali responsabilita'''.