Siena, 4 gennaio 2012 - Adozione in parrocchia. Non si tratta però di bambini o di progetti che aiutano gli svantaggiati nelle zone più povere del mondo. Ad essere accolte sotto l’ala protettiva della chiesa dell’Alberino, a Ravacciano sono state due aree verdi di proprietà del Comune. Quella davanti alla chiesa dell’Immacolata, tra via del Vecchietta e via Lorenzo Maitani, cui si aggiunge l’altra, adiacente la discesa del santuario di San Francesco, posta fra via Memmi e Maitani. A prendersi cura di entrambe sono alcuni cittadini, ovviamente gratis. Per adesso quindici, fra i quali diverse donne, ma il numero è destinato a crescere. Nei ritagli di tempo si improvviseranno giardinieri.

 L’idea, un innovativo mix fra senso civico e socializzazione in un quartiere, Ravacciano, ad alta concentrazione di anziani, è stata di don Giuseppe Cegnini. "Tutto nasce da colloqui avuti in parrocchia, assemblee. La zona è ‘morta’, si diceva, non ci sono punti di aggregazione, mancano in molte parti i marciapiedi. Segnalazioni che non potevano cadere nel vuoto perché dare servizi alla persona vuole anche dire rispondere a queste necessità. Così, al termine delle messe abbiamo consegnato un foglio per raccogliere idee e disponibilità", spiega il sacerdote. Che ha guardato subito alle aree verdi vicino alla chiesa, le più adatte a rappresentare un 'faro' nel quartiere.


Le risposte, positive, non si sono fatte attendere. "La città è anche di chi la vive, ne sono convinto. C’è chi può garantire un’ora di tempo, chi mezza giornata. Poichè diversi erano disponibili per il giardinaggio si è pensato all’adozione di un fazzoletto verde. C’è persino un corso, ovviamente gratuito, per imparare. Tre sezioni: davanzale, balcone e giardino che stimola la sensibilità per la cura dell’ambiente". La convenzione è stata approvata dal Comune il 28 dicembre scorso ma i cittadini si sono messi a lavoro ormai da tempo, tagliando l’erba e l’edera, per esempio, dove questa debordava. "Una mano per la manutenzione ordinaria — conclude don Cegnini — ce la darà anche la cooperativa Maus".

 Una via nuova, quella tracciata dal sacerdote, che troverà certo emuli. Ma che comporta dei doveri. Il bene dovrà essere sorvegliato, segnalando eventuali problemi al Comune e proponendo interventi ritenuti opportuni per il buono stato di conservazione. Relativamente all’area verde tra via del Vecchietta e via Maitani, questa potrà essere valorizzata anche con iniziative culturali. Ciliegina sulla torta la possibilità di un «marchio di adozione» da installare nella zona presa sotto l’ala dai cittadini.