Siena, 9 novembre 2011 - Le firme dei sostituti procuratori della Repubblica Antonino Nastasi e Aldo Natalini apposte nella giornata di ieri hanno definitivamente chiuso le indagini sul «buco dell’università» chi assesta sui duecento milioni di euro. Nel registro degli indagati sarebbero rimasti in 23 contro i 27 dell’ottobre dell’anno scorso.

 

Le indagini partite tre anni fa avevano visto la luce con i pm Mario Formisano e Francesca Firrao (poi trasferiti in altre sedi giudiziarie) e portate avanti dai loro colleghi arrivati a Siena da alcuni mesi. Sequestri su sequestri di centinaia di documenti attraverso i quali la Finanza compone enormi faldoni.Gli accertamenti, infatti, hanno riguardato i bilanci dell’università a partire dal 2003. Nel corso degli accertamenti si erano aperti diversi filoni di inchiesta come ebbero a precisare le stesse Fiamme Gialle nell’ottobre del 2010 fino ad arrivare ad iscrivere nel registro degli indagati ben 27 persone che a vario titolo devono rispondere di peculato, truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio. Ora se ne sarebbero rimasti 23, quindi per quattro di loro gli attuali pubblici ministeri hanno ritenuto essere venuti meno le accuse iniziali, oppure più verosimilmente i reati contestati sono già stati «cancellati» dal tempo.

 

E’ LA FINE di maggio di quest’anno quando l’allora Gip Francesco Bagnai dice no alla richiesta del pm di emettere provvedimenti restrittivi (leggasi arresti domiciliari) per diciannove indagati. E’ passato troppo tempo disse il giudice e quindi sono venute meno tutte le esigenze per provvedimenti di questo genere. Tra i diciannove c’erano gli ex rettori Piero Tosi e Silvano Focardi, alcuni componenti di vecchi Cda, di direttori amministrativi (Antonio Caronna, Luciano Bigi, Emilio Miccolis), di ex membri dei collegi dei revisori dei conti (Luciano Brundu, Renato Pianigiani, Arnaldo Noli, Enzo Martinelli) e responsabili dipendenti amministrativi e responsabili di alcune segreterie universitarie (Salvatore Interi, Monica Santinelli, Lia Rossi, Laura Goracci). Ieri è arrivata la parola «fine» all’inchiesta sul dissesto economico. La comunicazione della conclusione indagine nei prossimi giorni raggiungerà tutti gli interessati. Se non ci saranno particolari memorie difensive si arriverà all’udienza preliminare davanti al Gup per eventuali rinvii a giudizio.